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ESCLUSIVA Bonolis: “Addio Inter fragile. Lautaro sta capendo. E che Politano! Zhang? Io la penso così”

Gianni Pampinella

Ai microfoni di FcInter1908, il noto conduttore e tifoso nerazzurro ha commentato il momento della squadra di Luciano Spalletti

""Nel calcio niente è proibitivo". Paolo Bonolis è sicuro: quest'Inter può dire la sua nelle prossime tre difficilissime trasferte contro Tottenham, Roma e Juventus. Il conduttore e grande tifoso nerazzurro, ai microfoni di FCINTER1908, affronta diversi temi, a partire dalla vittoria contro il Frosinone. Proprio contro i ciociari la squadra di Spalletti ha dimostrato di poter contare anche su chi gioca meno come sottolinea lo stesso Bonolis. "Abbiamo giocato con parecchi giocatori che finalmente hanno trovato la possibilità di mettersi in evidenza. Ha fatto una bellissima partita Keita Balde sulla fascia sinistra. Mi è piaciuto molto Borja Valero in regia che personalmente lo vedo bene lì davanti. Trequartista Borja Valero non ha la velocità per fare quel ruolo. Invece come distributore di palloni è giocatore eccellente nonostante gli anni. Per il resto la squadra ha giocato molto bene, Politano è in grande spolvero".

"E Lautaro? "È un ragazzino e sta cominciando a rendersi conto che in Italia il gioco dell'attaccante è un po' più complicato rispetto all'Argentina. Questo è capitato molto anche ad attaccanti brasiliani. In Sudamerica il difensore spesso è a un metro e mezzo di distanza, qui ce l'hai nella biancheria intima! Quindi bisogna essere più disposti a prendersi delle mazzate. Lui sta cominciando a farlo, ha un bel carattere, ha fatto un altro bel gol di testa nonostante la statura non sia quella delle grandi torri. Però continua a darsi da fare, ha un ottimo piede, spesso si libera molto bene dell'avversario però certe volte 'intigna' nel volerlo risuperare un'altra volta quando basta appoggiare il pallone al compagno accanto. Però sono tutte cose che da un ragazzino con queste qualità non ci si mette molto a capire che verranno apprese".

"Spalletti però non lo vede ancora in coppia con Icardi. "Non lo vede perché ha bisogno di dare sostanza sulle fasce. Essendo due giocatori che si accentrano, si vengono a scoprire alcune zone nevralgiche del campo dove lui invece vede recuperi importanti da dover essere fatti. Forse è questa la ragione per cui gioca ancora Perisic al posto di Keita che offre più fantasia del croato. Perisic però ti fa dei recuperi di 70-80 metri che spostano a livello di compattezza di squadra gli equilibri. Nel senso che la difesa e il centrocampo si sentono più protetti dalla generosità di Perisic".

"Questa squadra sembra più matura rispetto a quella vista negli ultimi anni. "È più matura e ha anche una rosa più completa, il che permette all'allenatore di non dover subire difficoltà eccessive il giorno in cui ci sono squalifiche, infortuni o necessità di turnover. La squadra è più matura nel convincimento, questo senza dubbio. Il convincimento arriva anche dall'autostima che uno acquisisce, l'autostima l'acquisisce quando sai che i tuoi compagni sono forti quanto te. Ci sono molti meno buchi rispetto alle stagioni precedenti. Secondo me due o tre acquisti importanti, forse 4 nel corso del prossimo mercato, parlo di quello estivo, potrebbero dare a questa squadra una dimensione internazionale importante".

"Da quando è sulla panchina dell’Inter, Spalletti ha lavorato molto sulla testa dei giocatori. È riuscito anche a rivitalizzare un giocatore come Joao Mario che sembrava ormai finito nel dimenticatoio. "Credo sia una delle principali che si chiedono a un allenatore di una grande squadra".

"Ancora non abbiamo visto il miglior Nainggolan, quanto può essere importante un Ninja al 100% per questa squadra? "Io ho negli occhi un altro Nainggolan. È ovvio che quando salti tutta la preparazione estiva perché ti sei fatto male e poi hai una ricaduta, per un giocatore che lavora molto di potenza e di freschezza e che non è un ragazzino, bisogna aspettare augurandosi che questa sua leggendaria forma e che questa potenza in campo possa tornare il prima possibile".

"Steven Zhang è il presidente più giovane della storia dell’Inter, lei che idea si è fatto del giovane Steven? "Credo che sia molto giovane ma che abbia una millenaria esperienza orientale e questo aiuta parecchio. A differenza dei grandi proprietari arabi che i soldi se li sono trovati sotto al cuscino, i cinesi i soldi se li sono lavorati. Quindi hanno una capacità di gestione molto più seria e molto oculata. È molto giovane ma ha alle spalle una tradizione millenaria, sono convinto che farà bene come sta facendo".

"Adesso ci aspetta un trittico difficilissimo: Tottenham, Roma e Juve, tre trasferte ad alta difficoltà. Partendo dalla trasferta di Londra, secondo lei sarà proibitiva o quest’Inter è in grado di fare risultato contro chiunque? "Nel calcio niente è proibitivo, il Parma che fa 3 punti con noi a San Siro dimostra che nel calcio di proibitivo non c'è nulla. La carta è un conto, il campo un altro. Il Tottenham è in una forma eccellente, è un'ottima squadra. L'Inter è una squadra forte e andrà a Londra per cercare di portarsi a casa quello che gli potrebbe servire per avere già una qualificazione prima di giocare l'ultimo turno contro il PSV. L'Inter può vincere, pareggiare, perdere, stiamo parlando di due squadre di livello alto. Sarà la fame, la concentrazione che determinerà gli episodi. Lo stesso discorso varrà all'Olimpico con la Roma e a Torino contro la Juve. Non è un'Inter fragile e dimessa quella che va lì, è un'Inter forte. Se c'era un'opportunità di portare a casa un risultato negli anni precedenti quando eravamo un po' più fragili, è ovvio che ci sia una maggiore probabilità di portarlo a casa in questa stagione che siamo ben più forti".

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