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Inter spacciata o può giocarsi le sue carte?
"Lascia che sia, è ovvio che la partita si gioca. Siamo riusciti a pareggiare con la Salernitana e a perdere col Monza partite in cui abbiamo attaccato dal primo all'ultimo minuto. Nel calcio, che rende questo sport il più bello in assoluto, c'è la grandissima imprevedibilità. Non sempre vince il più forte, anche perché, se così fosse, sarebbe inutile anche giocarle le partite".
Sarà a Istanbul?
"Sì, la guarderò senza riti scaramantici. Mi auguro che giocando con la assoluta libertà di non dover per forza vincere, riusciremo a fare anche meglio di quanto sia possibile fare".
Se dovesse fare un nome?
"E' la mente alveare che fa un risultato. Se tutti la pensano allo stesso modo, hai un unico giocatore fatto di 16 elementi".
Inzaghi è stato bravo a invertire la rotta.
"Non ha mai perduto la squadra. Tranne l'inizio balbettante, nel periodo in cui abbiamo perso parecchi punti, la squadra ha attaccato esattamente come nelle partite in cui li abbiamo presi tutti. Posso attaccare un allenatore nel momento in cui non mi porta a creare situazioni offensive importanti, altrimenti c'è poco da fare. Ci sono pure i periodi fatti a gatto nero, non gli si può imputare alcunché".
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