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ESCLUSIVA Bonolis: “Wanda sta facendo male a Icardi. Mi piace la nuova linea. C’è già un leader”

Marco Macca

FCIntr1908.it ha intervistato in esclusiva il conduttore, noto tifoso nerazzurro

Come un terremoto, a pochi giorni dal ritorno alla vittoria di Parma, il caso Icardi ha scosso il mondo Inter, turbato ancora una volta da una vicenda poco piacevole in una stagione che fin qui ha regalato parecchie gatte da pelare a Luciano Spalletti e alla dirigenza. Tra tv e social, tra amici e tifosi al bar, non si parla d'altro che della decisione del club di togliere la fascia da capitano al numero 9 argentino e di assegnarla a Samir Handanovic dopo le reiterate e provocatorie dichiarazioni pubbliche di Wanda Nara, moglie e agente di Icardi, entrata a gamba tesa non solo sui dirigenti interisti e sull'allenatore, ma anche sullo spogliatoio nerazzurro. Da parte sua, Mauro non ha mai preso le distanze da tali parole, atteggiamenti che hanno portato i vertici dell'Inter ad agire di petto. Un caso che sta facendo discutere e che FCInter1908.it ha voluto analizzare in esclusivacon un grande tifoso nerazzurro come Paolo Bonolis.

Buonasera Paolo. Allora, non si può non chiederle un commento sulla decisione dell'Inter di togliere la fascia da capitano a Mauro Icardi.

Credo che sia un'ottima presa di posizione da parte della società, non in merito alle qualità tecniche e all'impegno del ragazzo, quanto alla dovuta attenzione che il professionista Icardi deve alla società stessa e per il bene della squadra. Fra queste attenzioni c'è anche quella di 'governare' non il procuratore, ma sua moglie Wanda e le sue intemperanze e i suoi modi, che non sono adatti a una società di livello internazionale. Sono atteggiamenti che mettono in difficoltà la società nella gestione dei rapporti contrattuali, professionali e umani all'interno dello spogliatoio. Chiaramente, la squadra si trova poi in difficoltà a gestire i rapporti con un capitano che non riesce a far capire alla propria moglie quali sono i limiti delle sue possibilità di intervento, e allo stesso modo è difficile per una società nominare come capitano un uomo che ha queste stesse difficoltà. Stiamo parlando un ragazzo perbene, di un ottimo giocatore, ma che deve avere le capacità e le peculiarità per poter portare a termine il ruolo di capitano. Il capitano deve essere unione per la squadra, non divisione. Altrimenti non è in grado di svolgere questo ruolo. Ma non credo sia qualcosa da non poter spiegare con tranquillità al ragazzo, che è in grado di capire anche che se ami una persona devi anche farti carico di farle comprendere dove sta sbagliando. Tutti possiamo sbagliare, la signora deve capire che l'atteggiamento che ha nei confronti dei compagni di squadra, della società non è adatto per una società come la FC Internazionale.

Col senno di poi, forse non è stata sbagliata la scelta del club a suo tempo di assegnare a Icardi la fascia da capitano?

Questo non glielo so dire, perché non conosco carisma e personalità del ragazzo. So che l'Inter, con Icardi capitano, ha ottenuto i risultati che poteva ottenere nella stagione precedente. In questa stagione , al di là dei risultati che possono essere positivi o negativi, le circostanze hanno dimostrato che in questo momento togliere la fascia di capitano è stato un gesto simbolico, come lo è del resto darla. I significati cambiano in funzione delle circostanze che vengono messe in moto.

Cosa pensa, anche alla luce di tutto quello che ha provocato, di Wanda Nara e delle sue parole?

Credo che la signora Wanda non sia adatta, nel modo, al lavoro che svolge. Sicuramente sarà adatta, ma sta sbagliando i modi, perché mi sembra che più che voler portare attenzione sul marito, voglia portarla su se stessa. Ho paura che troppo spesso, forse involontariamente (non mi permetto di accusare nessuno), stia usando la popolarità del marito come trampolino di lancio per se stessa.

Col senno di poi, evidentemente dopo Parma Spalletti aveva avuto il sentore che qualcosa nello spogliatoio si era rotto e magari voleva lanciare un segnale a tutto l'ambiente. Non è forse il caso di rivalutare anche il lavoro che sta facendo l'allenatore in mezzo a tante difficoltà?

Credo che Spalletti avesse avuto dei sentori già prima di Parma, stava cercando di sedare il tutto in qualche modo. Ma ogni corda, se la tiri eccessivamente, rischia di spezzarsi. Mi permetto di suggerire che Spalletti sta lavorando per la società, per la FC Internazionale, non per Mauro Icardi. Icardi è un pezzo del puzzle, ma tutto il puzzle si chiama FC Internazionale, ed è la società che lo paga per fare il suo lavoro e per ottenere i migliori risultati possibili. Lo stesso a Roma non era l'allenatore di Totti, ma dell'AS Roma. Tutte le decisioni che prende sono per la società che lo ha onorato di svolgere quel ruolo. Qui stiamo parlando di elementi di disturbo derivati da atteggiamenti della moglie di Icardi che deve essere messa nelle condizioni di comprendere, attraverso la società e, mi auguro, anche attraverso le parole del marito, e cambiare atteggiamento.

Quindi lei si augura che Icardi possa prendere pubblicamente una posizione di distensione nei confronti di allenatore, società e compagni di squadra?

Si tratta di solo di far comprendere alla signora che est modus in rebus, ci sono modi e modi di fare nell'esistenza e che c'è del rispetto che si deve agli altri e non solo alle intenzioni che si vuole per se stessi.

Prima Nainggolan, ora Icardi. A quanto pare il vento all'Inter è cambiato e con Marotta si è passati al pugno duro. Le piace questa nuova linea?

Mi sembra il minimo sindacale, per una società che paga i propri dipendenti, essere il punto di riferimento per l'atteggiamento di tutti. Non posso essere i comportamenti dei singoli a determinare il comportamento della società. Non esiste in nessun luogo professionale. Se i tifosi ritenevano la società debole in passato, spero si siano ricreduti ora.

Secondo lei, da tifoso, è recuperabile il rapporto tra l'Inter e Icardi oppure meglio separarsi a fine stagione?

Questi sono problemi di ampia natura. Io propendo sempre per la comprensione degli errori commessi, soprattutto se c'è la volontà di voler recuperare a quell'errore commesso. Poi, successivamente, la società farà delle valutazioni in base alle sue ragioni su cui non mi posso esprimere io. Icardi ha un contratto di due anni: la società può decidere di tenerlo in essere, oppure di accettare il trasferimento a un altro importante club. Ma mi riesce difficile credere che un'importante società si possa fare carico di Icardi che, per quanto bravo, si porta appresso una bomba a orologeria come potrebbe essere la signora qualora non cambiasse atteggiamento. Rischierebbe di lasciare il marito in un limbo professionale, questo la signora deve capirlo.

In molti, per il bene dello stesso Icardi, hanno invocato il cambio di procuratore per evitare situazioni imbarazzanti...

Non sarebbe imbarazzante se la signora si comportasse da procuratore. Ci sono ambiti in cui si può fare il procuratore e altri in cui si può fare la moglie. Io faccio spettacoli in tv, ma non li faccio dentro casa. Io non mi permetto di entrare nel loro campo affettivo, ma professionalmente parlando la signora Icardi non si è comportata nel modo che un procuratore sportivo richiede. Se si risolvesse questo aspetto, torneremmo tutti belli e contenti come prima.

La vicenda Icardi ha messo a nudo anche le mancanze di uno spogliatoio in cui forse mancano i leader giusti per tornare in alto. E' questo il punto principale che impedisce all'Inter di tornare ad altissimi livelli?

L'Inter ha già un leader, che è la società stessa, ne ha uno nell'allenatore e ne ha altri che potranno svilupparsi nel tempo. Icardi non è stato un leader sbagliato. Lui ha peccato d'amore forse. Il problema è la parte 'satellitare' di Icardi, non Mauro stesso, che dovrebbe ridare al satellite il giusto moto di rotazione... Per quanto riguarda i rinforzi di personalità, quello fa parte del mercato e lo deciderà la società. L'Inter ha una buona squadra, con un paio di buchi da coprire (un regista puro che possa riportare Brozovic a fare l'aiuto regista e un uomo di fantasia offensiva). Se si riusciranno a coprire questi buchi e a portare eventualmente altri rinforzi, credo che siamo su un'ottima strada. Serve fantasia per dare un'alternativa al gioco muscolare sulle fasce. Non è un caso che a Parma abbiamo segnato per vie centrali.

Questi secondo lei sono i segnali che in estate dobbiamo aspettarci una rivoluzione?

La rivoluzione è sempre difficile, perché poi a essa deve seguire una riedificazione. La rosa dell'Inter è già importante e con 4 innesti azzeccati si potrebbe arrivare ai livelli auspicati per questa stagione. Non c'è bisogno di rivoluzionare, ma di integrare in maniera precisa e mirata.

Contro il Rapid Vienna il gruppo può dare una risposta importante in assenza di Icardi?

Non è che può, deve darla. Perché sono professionisti che sono strapagati per fare qualcosa per cui io pago il giovedì sera quando gioco a calciotto. Sono strapagati per fare ciò che amano. Le situazioni accadono nel calcio, ma in quei 90' bisogna dare il meglio che si ha a disposizione. La partita è anche disintossicante. Una volta che uno dà il meglio, la coscienza è a posto.