LEGGI ANCHE
Mancherà Dimarco, ma l'Italia punterà ancora sul blocco Inter con Bastoni, Barella e Darmian.
Avere giocatori dello stesso club sicuramente aiuta. Sono giocatori importanti, che hanno fatto benissimo con l'Inter, hanno vinto lo scudetto: è giusto a mio parere che ci sia un blocco che faccia da spina dorsale dell'Italia.
Uno degli insostituibili dell'Italia è Barella: da ex centrocampista, come valuti fin qui il suo Europeo?
Credo che Barella sia uno dei giocatori più importanti dell'Italia, se non il più importante: l'ha dimostrato in questi anni ed è diventato una colonna della Nazionale. La prima partita ha fatto molto bene, dove non stava neanche benissimo fisicamente, ma ha buttato il cuore oltre l'ostacolo. Con la Spagna ha giocato a 2 e secondo me non è il suo ruolo, non è un mediano, vai a limitare le sue caratteristiche di corsa e inserimento: deve essere libero di svariare e giocare da mezz'ala. Con la Croazia ha faticato un po', ma come il resto della squadra: non può prendere da solo il pallino del gioco.
Parlando di mercato, invece, l'Inter è a un passo dalla chiusura dell'affare Martinez: cosa pensi di questa operazione? Ti ha convinto quando lo hai osservato dal vivo?
È un portiere forte, mi convince molto: è un giocatore di grande prospettiva. A volte forse si compiace un po' troppo della sua bravura con i piedi e della sua capacità di giocare dietro: in questo deve essere molto attento e non superficiale, ma credo che sia un grande portiere. Arriva dal Genoa, quindi è già abituato alle pressioni e a stadi importanti: questo può essere d'aiuto quando arrivi in una grande piazza come l'Inter.
© RIPRODUZIONE RISERVATA