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ESCLUSIVA Cucchi: “Conte ha trasformato l’Inter, ora deve puntare all’Europa League”

Andrea Della Sala

Il giornalista ha parlato a FCINTER1908 del grande match Juve-Inter, della lotta scudetto e del cammino delle italiane in Europa League

FCINTER1908 ha intervistato in esclusiva il giornalista Riccardo Cucchi per parlare della lotta scudetto, ma anche del cammino dei nerazzurri in Europa League:

"Sono ancora convinto che Juventus e Inter siano le squadre più forti del campionato. Ovviamente devono anche dimostrarlo sul campo. La Juventus ha un grande potenziale e se tutti cominceranno a marciare nella stessa direzione, credo che questo potenziale possa esprimersi. Dall'altra parte vedo un'Inter cresciuta tantissimo dal punto di vista temperamentale, ma anche sul piano tattico. E Conte è il vero e proprio artefice di questa trasformazione. Il gap tecnico e tattico è diminuito rispetto agli anni precedenti e mi aspetto una gara equilibrata".  

Conte nelle prossime gare schiererà dall'inizio Eriksen oppure si affiderà ancora Vecino? Quando giocherà il danese, Conte cambierà modulo o lo adatterà in qualche modo al suo 3-5-2?

"Conte ha tante qualità, sicuramente un modo di pensare il calcio che raramente lo porta a fare grandi rivoluzioni tattiche. Lui è convinto del suo modo di far giocare l'Inter e difficilmente credo che cambierà il modulo. Su Eriksen anche io mi pongo l'interrogativo: è sicuramente un giocatore di grande talento, potrebbe dare un cambiamento in termini di qualità, ma Conte mi pare lo voglia centellinare e voglia favorire un suo inserimenti graduale. Credo che la partita con la Juve poteva essere l'occasione per schierarlo fin dall'inizio, ma credo che questa mossa possa portare a qualche cambiamento tattico".

Anche perché non è proprio la mezzala di Conte, ma più un trequartista...

"È un trequartista naturale, poi sappiamo che nel calcio moderno tutti devono sapersi adattare a ruoli e posizioni diverse. Per fare questo cambiamento, però, occorre un po' di tempo. Forse anche Conte ha bisogno di chiarirsi meglio le idee da un punto di vista tattico".

Questo tris di squadra al vertice in Serie A andrà avanti a lottare fino alla fine oppure qualcuna potrebbe staccarsi per puntare su altri obiettivi?

"Non credo, la Lazio è l'unica che non ha altri obiettivi e potrebbe essere un piccolo vantaggio per la squadra di Inzaghi che può allenarsi in settimana con maggiore continuità. Questo fattore può aiutare Inzaghi che ha anche un organico inferiore numericamente e qualitativamente. Sono certo che Juve e Inter per blasone e mentalità non molleranno i loro obiettivi. Credo che la squadra di Conte abbia una grande opportunità in Europa League, ha tutti i numeri per poter puntare in alto. Mi auguro che questa lotta a tre possa andare avanti fino al termine, sarebbe un vantaggio per tutto il campionato. La gerarchia dei valori mette Juve e Inter davanti alla Lazio che rappresenta davvero la sorpresa dell'anno".

Sul fronte Europa League è arrivato il momento di portare questo trofeo in Italia? Considerando anche il fatto che qualche big è uscita nell'ultimo turno...

"Sarebbe l'ora! Sarei contento da italiano che una delle nostre squadre tornasse a primeggiare in Europa. È trascorso troppo tempo e credo che possa essere la stagione giusta. A condizione che l'Europa League diventi un obiettivo primario per Inter e Roma. Sono uscite alcune squadre importanti, il percorso non è facile, ma meno complicato di quanto si potesse immaginare. Il Getafe va comunque considerato come un avversario di valore e non va sottovaluto. Sono convinto che l'Inter non sia inferiore al Getafe che sono difficili da affrontare per qualità e mentalità spregiudicata. Ma sono sicuro che il Getafe sia alla portata dell'Inter e che l'Inter abbia le potenzialità per puntare alla finale e vincerla anche".

Conte utilizzerà ancora l'Europa League ancora per fare degli esperimenti e per far giocare calciatori che hanno trovato meno spazio oppure da questo turno impiegherà magari più titolari dimostrando di puntare davvero su questa competizione?

"Il turnover è ormai una necessità nel calcio moderno. Troppi esperimenti potrebbero pregiudicare il rendimento della squadra, c'è il rischio che troppe sperimentazioni indeboliscano la squadra. Ci vuole equilibrio, ma credo che da questo punto di vista Conte non abbia bisogno di suggerimenti. Rendere le squadre equilibrate è una delle sue più grandi virtù. Credo che si arriverà a un turnover ragionato senza svalutare le caratteristiche della squadra". 

Pensa che la vittoria di un trofeo possa convincere Lautaro Martinez di essere già in una grande squadra con un grande allenatore e un grande progetto o lo vede già verso la Spagna?

"È uno dei giocatori più importanti dell'Inter, è cresciuto in maniera esponenziale ed è uno dei giocatori in Italia che può aspirare a campionati di primissimo piano in Europa. Tutto dipenderà dal progetto: se il calciatore si sentirà inserito in un progetto ambizioso non vedo perché debba lasciare una piazza così importante con un allenatore come Conte che lo sta valorizzando. Le sirene economiche possono rendere più difficile il progetto, in Italia gli ingaggi non possono essere adeguati a quelli di altri campionati. È un problema di ricchezza. Se il giocatore non puntasse solo sui guadagna, ma sulla valorizzazione della sua qualità farebbe bene a rimanere a Milano e mi auguro che lo faccia".