- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
esclusive
ESCLUSIVA Dalmat: “L’Inter è ancora viva. Attacco? Ora Dzeko-Lautaro. Skriniar resti”
Era una partita da vincere a tutti i costi, e l'Inter non ha fallito la sua missione, inviando un messaggio chiaro a tutto il campionato. Dopo aver battuto il Napoli a San Siro, l'atmosfera è decisamente serena in casa nerazzurra, grazie alla consapevolezza di non aver perso definitivamente il treno scudetto. All'indomani della vittoria contro la squadra di Spalletti, FCInter1908 ha intervistato Stephane Dalmat, ex centrocampista dell'Inter, per fare il punto sui ragazzi di Inzaghi.
L'Inter doveva per forza vincere per continuare a sperare nello scudetto. Lo ha fatto. Questo non vuol dire che ci riuscirà, ma ha dimostrato di essere ancora viva.
Anche se sono un tifoso di Lukaku, ora vedo più in forma Dzeko e Lautaro. Sono tre giocatori forti, devono avere spazio tutti e tre nelle tante partite che arriveranno.
Premesso che l'Inter ha tutte le caratteristiche per fare bene e per giocarsela fino alla fine, oltre i nerazzurri secondo me ora la più pericolosa è la Juventus. E' vero, il Milan è più avanti in classifica, ma la Juventus è in un momento molto positivo, senza considerare che, una volta che torneranno i tanti giocatori infortunati, sarà un avversario difficile da affrontare per tutti.
Ha giocato con grande generosità. Non è ancora pronto fisicamente, gli manca il ritmo partita, ma sono sicuro che potrà essere l'uomo decisivo per la seconda parte di stagione dell'Inter.
E' un po' il percorso che ha fatto Pirlo, che ovviamente aveva ancor più qualità. Può ancora crescere in quella posizione, che di fatto non ha mai occupato in carriera, ma di certo sta facendo bene già da ora.
No, ho fiducia nella società e nel ragazzo. Ho sentito che potrebbe andare a Parigi, ma lì hanno già tre difensori fortissimi e, almeno fino alla prossima stagione, sono a posto. Non credo tanto nel PSG. Skriniar deve restare a Milano, è molto importante per questa squadra.
Sulle punizioni era il numero uno al mondo. Mi dispiace tanto che non ci sia più, ma è uno di quei campioni che hanno fatto la storia del calcio e che non potranno mai essere dimenticati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA