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ESCLUSIVA Dir.Com Inter: “Maglia? Decisa un anno e mezzo fa. C’è già  la prossima, sceglie Thohir. La Nike…”

Raggiunto in esclusiva da FCINTER1908.IT, Giorgio Ricci – direttore commerciale del club nerazzurro – a margine dell’evento di presentazione della nuova maglia per la stagione 2014/15 ha commentato così la scelta assolutamente...

Giovanni Montopoli

Raggiunto in esclusiva da FCINTER1908.IT, Giorgio Ricci - direttore commerciale del club nerazzurro - a margine dell’evento di presentazione della nuova maglia per la stagione 2014/15 ha commentato così la scelta assolutamente innovativa per la nuova divisa nerazzurra:

Come si è arrivati alla scelta della nuova maglia?

“Ogni anno ci sono delle innovazioni, loro sono gli specialisti del prodotto, seguiamo quelle che sono le proposte della Nike e insieme le valutiamo. Diciamo che la Nike non fa mai nulla a caso anche per quanto riguarda la composizione di nuove linee e di nuovi designer. Il nuovo prodotto è sempre testato sul pubblico,vengono fatti dei dei focus group, il prodotto segue un iter di lancio ben preciso, nessun prodotto viene lanciato sul mercato dicendo poi si vedrà, c'è un iter che dura nel caso della maglia almeno un anno e mezzo e quindi quello che vedete oggi sul mercato è quello che è stato deciso non meno di un anno e mezzo fa.

Tra due mesi quindi sarete nuovamente a lavoro per la maglia del prossimo anno? 

Le abbiamo già viste, siamo già nella fase di valutazione di quello che ci sarà l'anno prossimo, già da qualche mese. Anticipazioni? E no (sorride.ndr). 

Quindi possiamo dire che la prossima maglia quindi la sceglie Thohir?

La prossima sicuramente si. 

Ci sarà un nuovo lancio della prima maglia in America oppure sarà lanciata una delle altre maglie?

La prima no, però sapete che c'è una seconda maglia e stiamo lavorando per un secondo lancio e potrebbe essere bello fare qualcosa. 

La neonata Inter Media and Communication come inciderà nell'ambito della società Inter?

La società segue il solco delle attività che l'Inter ha svolto fino a questo momento, con la differenza che ora tutte le aree saranno tutte raggruppate sotto un unico cappello. Ci sono varie linee guida, sviluppo delle attività internazionali, potenziamento dell'area marketing. La società è un aggregato diverso di attività che già si svolgevano. Inter Media and Communication è una ragione sociale diciamo, è una nuova società che conglomerà tutta una serie di ricavi che la società realizza. Quello che la società cambierà e innoverà a livello di proposizione commerciale è indipendente dalla creazione di una nuova società. E' una cosa che si sarebbe fatta comunque, la nuova società nell'ambito dell'architettura finanziaria, di come è stato costruito il progetto di rifinanziamento, di fatto raggruppa quelli che sono i ricavi commerciali che l'Inter sviluppa, non tutti, ma buona parte. Il progetto di rilancio commerciale del marchio prescinde dalla creazione di questa nuova società, ad esempio non andrà a toccare aree di ricavo come quelli da stadio, è un approccio più ampio che parte dalla forte ristrutturazione del dipartimento commerciale. Deve seguire le nuove opportunità e a livello di ricavi deve essere una realtà più corposa e più presente su territorio internazionale, non solo italiano.

Come procede la campagna abbonamenti "Insieme"?

Sta andando bene. Intanto si è conclusa la fase di prelazione, si chiuderà per qualche giorno per organizzare la fase di vendita libera, siamo in linea con gli obiettivi. E siamo fiduciosi che tra la fase di vendita libera e le novità che proporremo sulla biglietteria delle singole partite si possano portare buoni risultati che per noi sono quelli di presenza e tifosi contenti: i fatturati sono sempre importanti ovvio però nulla viene fatto trascurando gli altri aspetti. E il messaggio Insieme? Parte proprio da quello. 

E dei ricavi da stadio, della biglietteria si occuperà soprattutto Bolingbroke quando arriverà dal Manchester?

I ricavi da stadio e biglietteria sono di competenza dell’area commerciale quindi sono nell'ambito dell'organizzazione e fanno riferimento all'Inter.

È stata una scelta di comune accordo quella di abbandonare le tradizionali bande verticali nerazzurre?

La proposta, bisogna andare indietro nel tempo, anche io ero arrivato da pochi mesi, risale ad un anno e mezzo fa. Su una maglia a strisce verticali l’innovazione non può essere massima, le strisce possono essere più larghe, più strette, può cambiare la tonalità ecc questa è sicuramente un'innovazione un po' più forte. Poi, dal mio punto di vista della maglia, il successo di una maglia alla fine lo decreta il campo. La scelta comunque è nata di comune accordo, non è mai individuale, ma il frutto di un equipe che lavora seguendo un comune obiettivo. Gli specialisti propongono e poi si valuta sapendo che quando vengono proposte certe cose sono frutto di un processo non casuale e questo va specificato. 

SI RINGRAZIA IL DOTTOR RICCI PER LA GENTILEZZA E LA DISPONIBILITA' DIMOSTRATE.

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