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ESCLUSIVA Eddy Veerus: “Derby, che goduria! Voglio Lautaro come Zanetti. Non toccate…”

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FCInter1908.it ha raggiunto in esclusiva Eddy Veerus, frontman de Il Pagante e noto tifoso dell'Inter, per parlare di derby e non solo

Marco Macca

Sono passati quasi due giorni, ma la goduria, in casa Inter, è ancora palpabile. La netta vittoria contro il Milan nel derby di domenica sera ha rilanciato i nerazzurri, con entusiasmo e convinzione in vista dei prossimi appuntamenti. Dominano i sorrisi, ad Appiano Gentile, e non potrebbe essere altrimenti. Due derby vinti in 18 giorni che affermano una supremazia cittadina netta, e che tengono vive le speranze di altri trofei in stagione. Fra i tifosi nerazzurri ebbri di gioia anche Eddy Veerus, frontman de Il Pagante, ovviamente entusiasta di quanto fatto vedere dalla squadra di Inzaghi. FCInter1908.it lo ha raggiunto in esclusiva: ecco le sue parole.

Inter

Ciao Eddy. Quanto è bello vincere un derby così?

—  

E' stato bellissimo, anche perché in tanti, me compreso, pensavano che questi ci avrebbero aspettato al varco dopo la Supercoppa. Pensavo sarebbe stato tutt'altro derby. E invece credo sia stato ancora più dominato, ancora più facile. Il risultato è stretto, visto quanto visto in campo. Anche se i tifosi del Milan provano a sminuire la nostra vittoria, affermando che ce l'hanno regalato, sappiamo di aver ottenuto una bella vittoria, importante e meritata. Si gode ancora per un po'.

L'Inter ha vinto senza subire nemmeno un tiro in porta.

—  

Sì, e c'è da dire che ne avevamo segnato un altro con Lautaro poi annullato per un fuorigioco millimetro e un altro con Lukaku, annullato per fallo. Loro avevano delle assenze importanti, ma più che altro avevo paura che l'Inter non riuscisse a dare continuità dopo la bella vittoria contro l'Atalanta in Coppa Italia. E invece l'abbiamo fatto. Devo dire che c'è stata una bella risposta.

Quanto ti ha gasato vedere Lautaro correre così con la fascia al braccio in una partita del genere?

—  

La cosa strana è che un po' me lo aspetto il fatto che lui si faccia carico di queste responsabilità e riesca a segnare in queste partite importanti anche con la fascia al braccio. Diciamo che la storia dell'Inter lascia sensazioni contrastanti sugli argentini che indossano la fascia: positive se pensiamo a Zanetti, un po' meno se pensiamo a Icardi. Ovviamente, visto che il secondo nome di Lautaro è Javier, mi auguro che Lautaro segua la strada del nostro storico capitano. Secondo me, comunque, la fascia gli dona molto. Anche se comunque c'è da dire che anche altri in squadra sarebbero in grado di svolgere il ruolo di capitano. Penso a Barella, a Brozovic. Ma lui ha il carisma giusto per indossarla, forse anche più degli altri.

Contento della prestazione di Skriniar dopo tutto quello che è successo?

—  

Sì, sono veramente contento e anche un po' sorpreso di come sia stata gestita bene la situazione. In passato, vicende del genere non sono sempre state affrontate nella giusta maniera, ma questa volta sono contento che Skriniar non sia stato contestato e che ci sia stata chiarezza con Curva e società. Sono anche contento del ritorno immediato in squadra. E' amaro il finale di questa avventura, ma se è ancora a disposizione dell'Inter sarebbe stupido non sfruttarlo in questi sei mesi da qui a fine stagione. Anche perché, se lo ha preso il PSG, vuol dire che è uno dei migliori difensori del mondo. E' ancora relativamente giovane. Bene che gli sia stata tolta la fascia, ma in campo bisogna sfruttarlo finché resta a Milano.

Cosa ne pensi, in generale, di tutta la vicenda del mancato rinnovo?

—  

A dire il vero ho sofferto più l'estate scorsa, quando ero sicuro che sarebbe andato via. Quando siamo riusciti a trattenerlo ero contentissimo, ma sospettavo che non sarebbe stato facile rinnovare il contratto. Quando ho visto che la firma non arrivava, ho capito che sarebbe andata a finire così. In questi quattro mesi, dunque, ho smaltito la delusione e sono entrato sempre più nell'ottica che sarebbero andato via. A questo punto mi dispiace quasi più per il discorso economico, visto che non navighiamo nell'oro. Incassare qualcosa dalla sua cessione sarebbe stato importante, per poi reinvestirli in un prospetto che non ce lo avrebbe fatto rimpiangere. Invece questi soldi non arriveranno e quindi non sarà facile rimpiazzarlo con un difensore all'altezza.

Giusto puntare anche l'anno prossimo su Lukaku?

—  

Saranno i prossimi due mesi a dircelo. Nelle ultime due partite l'ho visto sicuramente meglio. Di certo il gioco di Inzaghi non ci permette di vedere il giocatore straripante nei contropiedi visto due anni fa. Ciò non toglie che lui possa essere devastante anche in altri modi. Io mi auguro fortemente di rivedere quel giocatore lì nei prossimi mesi, potrebbe essere determinante soprattutto in Coppa Italia e Champions League. Abbiamo bisogno di lui al massimo. Verso aprile o maggio, poi, vedremo cosa fare.

Oggi è il compleanno di Barella. Si può pensare che almeno lui diventi una bandiera dell'Inter?

—  

Lui può essere una bandiera silenziosa: è uno che raramente parla davanti ai microfoni, ma fa parlare il campo. Sono anni che è in costante crescita e credo che uno come lui possa essere titolare in ogni squadra del mondo. Mi auguro che possa diventare una bandiera. A differenza di Skriniar, lui è italiano e magari può avere una filosofia differente, per percorso e mentalità. Ma non voglio crearmi troppe attese.

Considerate le varie competizioni, che voto dai a Inzaghi?

—  

Credo che, nonostante le critiche e qualche errore che sicuramente ha commesso, stia facendo un ottimo lavoro. A un certo punto sembrava aver perso lo spogliatoio, ma poi è stato bravo a riprenderlo in mano e lo vediamo anche dai gesti in campo. A questo punto vedo la squadra unita con il mister. Quindi, gli do un bel 7 per adesso. Chiaro che il gap con il Napoli è ampio e oggi agli azzurri meritano di vincere lo scudetto senza discussioni, ma siamo in corsa praticamente su tutti i fronti e dunque non possiamo non dire che stia facendo un buon lavoro.

Per lo scudetto ci speri ancora?

—  

Sarò sincero: più che non sperarci più, credo davvero che sia giusto che lo vinca il Napoli. L'Inter ha fatto troppi passi falsi stupidi per vincerlo. A oggi credo che la classifica sia veritiera. Logico che mi farebbe piacere vedere qualche inciampo da parte del Napoli e l'Inter che rosicchia qualche punto, ma sarei felice se vincesse Spalletti, un mister a cui sono affezionato e che all'Inter ha fatto molto bene.

La prossima sarà ancora una volta probabilmente un'estate di mercato di sacrifici. Preoccupato per l'eventuale cessione di uno o due big?

—  

Ormai sono più preoccupato durante l'estate di mercato che durante la stagione. Ovviamente sì. La speranza è che si facciano meno danni possibile. Faccio un esempio: se dovessimo, per ragioni economiche, vendere uno come Onana, che abbiamo preso a zero, lo accetterei. Stessa cosa per Gosens, Correa o altri. Non mi priverei mai e poi mai di gente come Lautaro, Barella, Bastoni e Dimarco. Per altri nomi, anche Brozovic, potrei accettare anche a malincuore la cessione. Ma quei quattro non me li tocchino.

Stasera parte un Sanremo a forti tinte Inter, a cominciare da Amadeus e Fiorello. Chi speri vinca? Magari un interista...

—  

Facendo parte di questo mondo, spero che vinca la canzone più bella. Amadeus, già solo per il fatto che è interista, mi sta molto simpatico. Ma mi esprimerò in maniera seria solo una volta ascoltate le canzoni. Simpatizzerò sicuramente per gli Articolo 31, perché sono degli amici.

Cosa ne pensi delle indagini che riguardano la Juventus?

—  

E' un bel casino. Giusto che chi sbaglia paghi. Si facciano tutte le verifiche dal caso, che magari non toccheranno solo la Juventus. Ma è giusto che questi errori vengano puniti, se accertati.

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