"Tra campo, mercato e società. Un'Inter che si divide su più fronti. Nel presente, ma con uno sguardo attento al futuro. Perché c'è tanto che bolle in pentola: trofei da inseguire in campo, rinnovi (vedi Icardi) da firmare e una società che, già forte, ha in mente di rafforzarsi ancor di più. Insomma, un periodo intenso, destinato a catturare l'attenzione di tutti i tifosi nerazzurri. FCInter1908.it ne ha parlato in esclusivacon Riccardo Ferri, grande ex nerazzurro. Uno che di Inter se ne intende eccome.
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ESCLUSIVA Ferri: “Marotta ciliegina, ha contatti forti. Godin non trema a San Siro. Icardi? Per me…”
FCInter1908.it ha contattato in esclusiva l'ex difensore nerazzurro
"Chi meglio di un grande difensore come te può dirlo: Godin è un ottimo colpo per l'Inter nonostante i suoi 33 anni?
Ricordo che lo stava seguendo anche la stessa Juventus. Non lo scopro certo adesso: ha fatto un Mondiale straordinario, è un giocatore di grandissima personalità, uno che fa reparto da solo e che fa giocare meglio anche chi gli sta accanto. Per vincere servono giocatori abituati a giocare certe competizioni. Il suo acquisto alzerebbe senza dubbio l'asticella. E' uno a cui sicuramente non tremano le gambe se deve salire le scale di San Siro, è uno che non si fa intimorire.
"Marotta ha affermato che per vincere serve un mix di giovani e calciatori esperti e il mercato dell'Inter sembra seguire questa linea: si parla di Godin, Valencia e Modric, ma anche di Barella e Tonali. E' la strada giusta?
Chi più di Marotta può insegnarci come si arriva al successo. Si parla tanto dell'acquisto di Cristiano Ronaldo, ma credo che l'arrivo del direttore sia davvero importante. L'Inter è cresciuta tantissimo negli ultimi anni, anche a livello dirigenziale, non dimentichiamo il lavoro fatto da Ausilio, Gardini e Antonello. L'arrivo di Suning ha portato solidità, ma quella di Marotta è stata la ciliegina sulla torta. E' uno che sa qual è la strada da percorrere per un club come l'Inter. Sono sicuro che stia lavorando alla grande per far sì che il gap con la Juventus possa assottigliarsi.
"Tu che conosci bene l'ambiente nerazzurro, hai già intravisto dei cambiamenti da quando Marotta ha preso il timone? Magari anche dal punto di vista comunicativo...
Sì, certo. E' forse ancora un po' presto per vedere realmente il suo apporto, ma ho visto qualcosa di diverso dal punto di vista della comunicazione, della tempestività nell'intervenire in alcune situazione e nella capacità di fare da pompiere in altre. Potrà essere un grandissimo aiuto anche per Ausilio, finora la voce ufficiale dell'Inter. L'ho incontrato spesso in occasione di trasmissioni televisive, e posso confermare che dal punto di vista della signorilità e della capacità di gestire alcune situazioni, sia positive che negative, è sicuramente un maestro.
"A proposito di questo: d'accordo l'epoca social, ma forse la vicenda Icardi non è andata un po' oltre dal punto di vista mediatico?
Purtroppo i social, se da una parte fanno sì che il pensiero si diffonda più rapidamente, dall'altra amplificano gli effetti di alcune parole magari buttate lì. E' normale che, se certi personaggi danno in pasto ai social determinate dichiarazioni, poi i media si attivano e una vicenda che potrebbe concludersi in due ore di ufficio si protrae più a lungo del previsto. Detto questo, sono convinto che questa situazione si concluderà a breve.
"Lo sperano un po' tutti...
La distanza fra le parti non mi sembra abissale. Serve un po' di buonsenso: da parte di Mauro Icardi, se davvero vuole diventare una bandiera assoluta di questa società, e da parte del club per chiudere presto la partita. Non vedo grandi problemi: se c'è la buona volontà, le cose si chiudono in fretta.
"Sembra che i nerazzurri debbano necessariamente vendere un big per chiudere definitivamente i conti con il Fair Play Finanziario. Si parla di Perisic, Skriniar, Brozovic, sempre che si risolva la questione Icardi. Se fossi un dirigente dell'Inter, chi venderesti tra loro?
Aspetterei. Si apre il periodo più importante della stagione, i punti iniziano a diventare pesanti e ci si gioca i passaggi dei turni nelle coppe. Il polso della situazione ce l'hanno l'allenatore e la società, dipende anche dagli stessi giocatori e dalla loro volontà di rimanere in nerazzurro. Ci sono giocatori di qualità che fin qui non hanno reso al meglio, e mi riferisco a Perisic, ma anche lui potrebbe essere decisivo in questo finale di stagione. Tutti i tifosi dell'Inter si aspettano lo stesso giocatore straordinario che ha giocato con qualità e quantità al Mondiale. Allenatore e dirigenza metteranno sulla bilancia un po' tutto.
"Possiamo quindi fare lo stesso discorso con gli eventuali riscatti di Politano, Keita e Vrsaljko?
Sì, credo che la società sia molto vigile su questi giocatori e che stia cercando di costruire una squadra forte. Abbiamo detto di Godin, Barella, Tonali, ma non dimentichiamo Andersen. Mi sembra che il club sia molto sul pezzo e che stia lavorando a 360°. Bisognerà essere rapidi per battere la concorrenza di altri club. E voglio sottolineare ancora come l'arrivo di Marotta possa essere importante da questo punto di vista: è uno di quei dirigenti che ha contatti forti.
"Si parla tanto del nuovo socio pronto ad affiancare Suning alla guida del club. Sarebbe la svolta per un'Inter vincente nei prossimi anni?
Questo non lo so, ma posso dire che Suning ha dimostrato in questi anni di essere un gruppo serio, disponibile e molto ambizioso. In Suning non sono degli sprovveduti. Se decideranno di condividere con altri gruppi l'obiettivo di far crescere l'Inter, lo faranno a ragion veduta. Non stiamo parlando di un gruppo che ha bisogno economico di farlo. Se lo fa, è perché intravede la possibilità di un salto di qualità notevole.
"L'Inter è tornata bene in campo contro il Benevento, aprendo al meglio una seconda parte di stagione importantissima. La squadra è secondo te pronta per alzare un trofeo?
Credo che l'Europa League, nonostante ci siano molte squadre retrocesse dalla Champions e di conseguenza molto attrezzate, sia alla portata dell'Inter. Poi vincere non è una cosa pianificabile, ma è chiaro che ci si aspetta che l'Inter cresca dal punto di vista della continuità, anche in alcuni giocatori. Abbiamo detto di Perisic, ma anche Nainggolan, che ha reso meno rispetto alle aspettative. Se i nerazzurri cresceranno in queste due individualità, credo che se la possano giocare. Spero la squadra possa essere protagonista in tutte le competizioni fino alla fine.
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