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Il pareggio di oggi tra Croazia e Albania potrebbe essere un favore per l'Italia...
Sicuramente, un buon pareggio in funzione di quello che sapremo fare. Domani sarà una bella partita: l'Italia contro l'Albania ha avuto quasi il 70% di possesso palla, contro la Spagna sarà diverso.
L'uomo decisivo contro l'Albania è stato Barella: è d'accordo con tutti gli elogi che sono arrivati in questi giorni?
Barella ho avuto la fortuna di farlo esordire sia in Serie A con il Cagliari che in Serie B con il Como, oltre ad averlo avuto nel settore giovanile. Lo conosco benissimo: è un ragazzo che ha fatto dei miglioramenti mostruosi, e sta continuando a dimostrarlo. Sta diventando sempre più leader di questa squadra, come lo è per l'Inter. Gli elogi sono tutti meritati, e secondo me può migliorare ulteriormente.
Possiamo ritenerlo un top a livello internazionale?
È sicuramente tra i centrocampisti più forti d'Europa. Secondo me può fare ancora uno step in avanti, ha margini di miglioramento. E poi sbaglia pochissimo: è uno che ti dà sicurezza, gioca sempre la palla in maniera giusta, sta imparando ad avere i tempi di gioco, quando tenere palla e quando darla. E sta facendo gol: quello contro l'Albania era veramente difficile, una palla che ti arriva veloce così e l'ha calciata con una sensibilità incredibile. Un centrocampista che sta iniziando anche a fare gol: tanta roba. Se uno ha giocato a calcio si rende conto della difficoltà del gol segnato contro l'Albania.
Prima di iniziare l'Europeo è arrivato anche il prolungamento con l'Inter.
Si è vista tutta la fiducia della società, gli ha fatto un contratto importante, per più anni: è il giusto riconoscimento per un giocatore che sta ottenendo grandi risultati, sia a livello personale che di squadra. Ormai non è più un ragazzo, ha 4 figli: è uno con la testa sulle spalle, dopo la famiglia la sua priorità è il calcio, lo era anche da piccolo. Era uno super concentrato su quello che faceva. Sta bene a Milano, e il rinnovo è un bel segnale anche da parte della società nei confronti dei tifosi: nonostante il cambio di proprietà gli obiettivi saranno sempre gli stessi, e per vincere bisogna confermare i giocatori più forti.
Contro l'Albania è andato a segno anche Bastoni, sceso in campo in una posizione diversa rispetto a quella in cui è abituato a giocare nell'Inter. Anche per lui l'Europeo può essere una tappa fondamentale della sua ancor giovane carriera?
Assolutamente sì. È stato molto bravo: di solito per un mancino giocare sul lato destro non è molto agevole, l'Italia in difesa gioca con 3 mancini e serve qualcuno che si adatti. Bastoni ha fatto molto bene, ha segnato un bel gol, è cresciuto moltissimo negli ultimi anni, sta dimostrando di essere un gran calciatore. È perfetto per Inzaghi: ha un ottimo sinistro, gli piace proporsi.
Per chiudere: Spalletti ha deciso di puntare sul blocco Inter. Scegliere giocatori che hanno già automatismi e che si conoscono dal club può aiutare la Nazionale?
È sempre stato così, in passato ci sono stati i blocchi della Juventus o del Milan... Cercare giocatori che si conoscono, soprattutto in certi reparti, può sicuramente aiutare. È giusto che sia così: l'Inter ha dimostrato di essere la squadra più forte, vuol dire che ha i giocatori più bravi.
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