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L'Inter è cambiata molto rispetto alla scorsa stagione, e le incognite maggiori sembrano riguardare l'attacco, con Lautaro unico insostituibile.
Lautaro è il fulcro di questa squadra e lo sta dimostrando. Io sono convinto che l'Inter farà bene quest'anno, nonostante siano andati via grandi campioni. La squadra si è ringiovanita, ci sono più energie fresche, giocatori tecnicamente molto bravi: penso si possa fare bene, ho fiducia.
A proposito di Lautaro, condivide la scelta di affidargli la fascia di capitano?
Penso sia partite bene... (ride, ndr) Ha risposto subito alla grande. Lautaro è uno di quei giocatori che, se tu li responsabilizzi, puoi ottenere veramente il massimo. È un giocatore maturo, che ha già messo nella sua bacheca trofei importantissimi: penso che per lui vincere con l'Inter sarebbe una cosa fantastica, può essere d'aiuto anche ai ragazzi nuovi appena arrivati, soprattutto per gli attaccanti.
Questa sera sarà una gara speciale per Barella, uno che anno dopo anno non smette di migliorare.
In questi anni si è visto un miglioramento mostruoso. Io ho avuto la fortuna di farlo esordire in Serie A a Cagliari e l'ho portato anche a Como con me, ho visto l'evoluzione di questo calciatore che ogni anno migliora. Sicuramente è arrivato al livello dei top player europei. Sinceramente pensavo andasse via quest'anno, però probabilmente ha fatto la scelta giusta di rimanere all'Inter. Però è chiaro che sarà nel mirino dei migliori club d'Europa, parlo di Real Madrid, Manchester City... Poi se lo vogliono dovranno pagare, quindi nel caso anche l'Inter avrebbe il suo tornaconto.
A Cagliari stanno per godersi Oristanio: ha sentito qualche parere su di lui?
Un giocatore assolutamente interessante, mi piace, lo conoscevo già da quando era nelle giovanili dell'Inter. È un giocatore importante, che secondo me ha un grande futuro: ha una buona tecnica, ha una buona velocità, è bravo nell'uno contro uno, ha fatto vedere delle buone cose in queste prime settimane in Sardegna. È giusto che il Cagliari dia possibilità a questi giovani di giocare: i giovani ti portano freschezza atletica ed entusiasmo, e chi ha personalità come lui ti può aiutare. Ritengo sempre che ci debbano essere dei giovani, degli esordienti, che diano quella voglia di mergere. L'ho vissuta anche da calciatore, ho esordito a 20 anni in Serie A, proprio con Ranieri: se non avessi avuto un allenatore come lui che crede nei giovani probabilmente non avrei debuttato.
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