Quattro stagioni all'Atalanta, quattro all'Inter: quella di sabato sera non sarà una gara come le altre per Alberto Fontana. Un vero e proprio spareggio per il secondo posto, conn le due squadre divise da un solo punto. L'ex portiere nerazzurro ha presentato la sfida ai microfoni di Fcinter1908.
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ESCLUSIVA Fontana: “Atalanta-Inter come una finale. Handanovic il top. E per il futuro…”
Le parole dell'ex portiere nerazzurro ai microfoni di Fcinter1908
Inter e Atalanta si giocano all'ultima giornata il secondo posto: come arrivano le due squadre all'appuntamento?
L'Atalanta ci arriva in maniera trionfale, quello che ha fatto quest'anno è incredibile. Avrà poi le fasi finali della Champions League, l'entusiasmo è al massimo, e centrare il secondo posto sarebbe un traguardo importantissimo, anche a livello economico. L'Inter è cresciuta molto, ha fatto bene, è mancato qualche piccolo dettaglio per essere protagonista per lo scudetto fino alla fine. La crescita dell'Inter è stata esponenziale, qualche pareggio purtroppo ha tolto il bello di uno sprint finale con la Juventus. Anche per l'Inter il secondo posto è un traguardo importante e fondamentale per programmare il futuro.
Gli imminenti impegni europei di Inter e Atalanta potranno condizionare il match di sabato sera?
Secondo me no: quella di sabato sarà un po' come una finale, uno spareggio. È stato un campionato molto atipico, molto particolare, giocare ogni tre giorni dopo essere stati fermi per mesi è un qualcosa di molto difficile da gestire a livello fisico, un infortunio in questo momento diventa più pesante, non c'è il tempo materiale per recuperare. Credo che sabato verranno fatti pochi conti, centrare il secondo posto è un traguardo e un biglietto da visita importante per entrambe: le squadre non si risparmieranno.
L'Inter arriva all'ultima giornata di campionato al secondo posto, ma con una combinazione di risultati può anche concludere al quarto: il piazzamento finale cambierebbe il giudizio sul lavoro di Antonio Conte all'Inter?
Non dovrebbe, ma può cambiare gli umori: queste combinazioni fanno sì che sia Inter che Atalanta e Lazio possano finire seconde così come quarte, per quello credo che nessuno farà conti e giocheranno per vincere. Arrivare secondi, sia a livello psicologico che a livello di impatto sulla gente, è un traguardo molto importante, che lascerà lavorare meglio i dirigenti in vista del prossimo anno.
Da ex portiere, come valuta il rendimento stagionale di Handanovic? Fa bene l'Inter a puntare ancora su di lui?
Io su Handanovic non sono obiettivo (ride, ndr): per me è il top. Il rendimento degli ultimi anni è stato incredibile, poi l'errore fa parte dell'uomo, non sarebbe normale se non ne avesse commesso qualcuno: in 5-6 stagioni ad alti livelli l'episodio non va neanche preso in considerazione. Per me parliamo del top: mi piace il suo modo di parare, di stare in campo, di non essere eccessivo, mai sopra le righe. L'Inter, con gli impegni che avrà il prossimo anno, dovrà anche pensare di far rientrare un ragazzo molto interessante come Radu.
Proprio Radu è uno dei nomi fatti per raccogliere l'eredità di Handanovic, insieme a Musso e Cragno: chi vede bene per il futuro della porta dell'Inter?
Con questi nomi non ci si sbaglia: se l'Inter prenderà uno di questi tre farà bene. Con Handanovic titolare probabilmente il fatto di avere un ragazzo già loro che può crescere può far pendere la bilancia verso Radu, ma anche gli altri sono portieri importanti che hanno fatto molto bene.
Quest'anno l'Inter ha sensibilmente ridotto il gap dalla Juventus: cosa manca ai nerazzurri per poter competere per lo scudetto?
Secondo me non manca tanto: quest'anno è stato un campionato atipico, ma le distanze con la panchina lunga della Juventus si sono fatte sentire. Conte ha fatto un lavoro incredibile: l'Inter gioca bene, spesso ha in pugno la partita, ma qualche episodio nell'ultimo periodo ha compromesso delle ottime prestazioni. Ci sono piccoli dettagli che vanno ancora limati, ma credo che il gap con la Juventus si sia molto accorciato. Servono solo dei ritocchi.
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