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Prosegue inarrestabile la campagna di rafforzamento della "cantera" nerazzurra: questa volta, ad aggregarsi al già pregevole gruppo degli Allievi nazionali, è un attaccante: Matteo Galtarossa (classe 1997), in forza all'Aldini nel corso della passata stagione. La scuola calcio lombarda è notoriamente affiliata ai colori rossoneri e forse anche per questo c'Ä— un pizzico di soddisfazione in più per essere riusciti a portarlo all'Inter strappandolo alla concorrenza, come svelò in anteprima proprio Fcinter1908.it (leggi qui)
FCINTER1908 ora lo ha contattato per dargli il benvenuto. Quando gli abbiamo chiesto se fosse così gentile da rilasciarci un'intervista, ci ha risposto così: "Questo ed altro, per la squadra che è sempre stata nel mio cuore"
Buongiorno Matteo, un grande interista come te che giocava in una squadra affiliata del Milan, cosa provavi?
"Ho iniziato con loro dagli esordienti, tutti mi hanno aiutato a crescere e li ringrazierò sempre per quello che abbiamo vinto insieme, l'Aldini la considero la mia seconda casa, li sono cresciuto anche sotto il profilo umano."
Ti aspettavi questa chiamata?
"Ho sempre pensato solo a giocare, questa opportunità vale per me una stagione di sacrifici e fatica che purtroppo non sono valsi la vittoria del campionato. Peccato, c'eravamo quasi. Comunque spero di dimostrare in campo che l'Inter ha fatto bene a strapparmi ai cugini. "
Hai qualche poster in camera?
"Certo, non potrebbero mancare, ho due poster di Milito ed Eto'o ed inoltre il cartonato della Champions del 2010. Emozioni uniche."
Il settore giovanile dell'Inter è uno dei migliori d'Europa, continua a produrre talenti, con quale responsabilità affronti quest'esperienza?
"Questa maglia ha un peso non indifferente, l'Inter è una squadra che mira sempre al top, io non posso far altro che lavorare ed impegnarmi al massimo. La costanza sarà fondamentale e farò di tutto per non far pentire chi ha scommesso su di me."
Hai un idolo calcistico?
"Il Principe, senza alcun dubbio."
Nel tuo piccolo, ti rivedi in lui?
"Più che altro, mi piacerebbe rivedermi in lui, però, chi mi vede giocare, dice che il mio modo di giocare, Ä— più simile a quello di Vieri, per movimenti e per il modo in cui vado in rete.
In questi casi la famiglia è importante, quanto ti aiutano a rimanere con i piedi per terra?
"Tantissimo, mio padre è sempre accanto a me, mi fa capire quanto sia importante avere la testa sulle spalle e rimanere umili, sempre. La mamma invece, fa da mediatore tra me e papà, a volte voglio fare di testa mia e lei mi fa tornare sui miei passi.
Ringraziamo Matteo Galtarossa per la grande disponibilità.
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