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ESCLUSIVA Longhi: “All’Inter non si muove foglia senza l’ok di Conte. Mercato? Ecco cosa vuole”

Andrea Della Sala

Intervistato da FCINTER1908 il giornalista ha parlato delle prospettive del club nerazzurro e del mercato di gennaio

Mancano pochi giorni e poi inizierà la sessione invernale di calciomercato. Dopo Nainggolan, l'Inter cerca di sfoltire la rosa per poi accontentare le richieste di Conte per rinforzare la rosa nerazzurra. FCINTER1908 ne ha parlato con giornalista Bruno Longhi:

MERCATO - "Bisogna vedere cosa farà l'Inter in questo mercato, qualcosa da sistemare nella rosa c'è sicuramente. L'Inter è andata al di là delle sue possibilità; 7 vittorie di fila sono un biglietto di presentazione importante, ma qualcosa va aggiustato. Prima di tutto l'Inter non ha 4 punte e giocando con due attaccanti le devi avere per forza. Pinamonti ha dimostrato di non poter far parte di una squadra che vuole puntare al campionato. All'Inter manca anche un esterno mancino, uno che arrivi sul fondo e crossi. E poi a centrocampo qualcosa va migliorata: è un reparto che va avanti sulla quantità, serve qualità e sostanza. Eriksen che abbiamo visto in Italia farebbe fatica in qualsiasi squadra".

GOMEZ - "Ha pro e contro. Sicuramente all'Atalanta ha dimostrato di poter fare la differenza, diventa padrone del campo, ti può dare molto. Ho una piccola preclusione: l'Inter sta portando a casa un sacco di giocatori avanti con l'età. Sembra che l'Inter stia cercando di mettere la basi non per il futuro, ma per l'immediato. Il Milan ha un'età media di 22 anni e si sta preparando a un futuro radioso. Gomez l'Inter lo voleva fin dati tempi di Catania, ha stupito tutti. Ha qualità e intensità ed è importante in una squadra da Champions. È un'opportunità che ti può migliorare la squadra dal punto di vista tecnico. Io so per certo che Conte vorrebbe a ogni costo un giocatore davanti alla difesa, un Kanté diciamo. Brozovic è un po' adattato, non è l'ideale per rendere invulnerabile la difesa. Il reparto arretrato non mi dà ancora quelle garanzie che dovrebbe darmi una squadra da scudetto. Ci vorrebbe un filtro davanti alla difesa". 

SUNING - "Problemi a investire? Questo problema c'era già nel famoso incontro di Villa Bellini in estate. Già lì si sapeva che gli investimenti sarebbero stati pochi, la situazione non è cambiata. A parte Hakimi quello che stanno tirando la carretta sono quelli dello scorso anno. Nainggolan? L'Inter aveva bisogno di liberarsi dell'ingaggio. Ora verrà proposto anche di spalmare gli stipendi. Suning ha investito perché i vari Lukaku, Martinez e Hakimi sono arrivati, ma il salto non è stato fatto. Se avesse investito in estate... Certo poi fare questi discorsi con una pandemia in corso. È più che un'attenuante".

SCUDETTO - "Obbligo di vincere? L'Inter ha l'obbligo di giocarsela. Se l'Inter è uscita dalla Champions senza fare un gol allo Shakhtar vuol dire che ha dei limiti e quindi la qualità è sempre quella. Per quale motivo dovrebbe essere la favorita? L'unico motivo è che non avrà impegni infrasettimanali. Ma le alternative sono poche per Conte: Vecino non è ancora rientrato, Sanchez e Sensi sono spesso fuori per infortunio, Pinamonti ancora non è pronto per l'Inter". 

CONTE - "Conte è il leader dell'Inter. Non si muove foglia senza che lui non voglia. La riunione dell'altro giorno è stata fatta per cercare di andare incontro ai suoi programmi. Conte è il capobranco nell'Inter. Trapattoni ha fatto tanti anni alla Juve e poi è venuto all'Inter e ha vinto lo scudetto dei record, non si possono ancora guardare queste cose. È un professionista. I discorso su quello che è stato un allenatore non esistono. Futuro? Ma tutto dipende ovviamente dai risultati. L'allenatore, come diceva il Trap, è un condannato a morte che non conosce la data dell'esecuzione. Se Conte avesse avuto quei giocatori richiesti, funzionali alla sua idea, probabilmente sarebbe stato un discorso diverso. Vidal? La prestazione la fa, ma non è sicuramente il giocatore che ti fa vincere le partite".