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Sicuramente quello del Verona: dopo il mercato di gennaio, avendo venduto mezza squadra, sembrava ormai spacciato. Baroni è stato molto bravo a compattare il gruppo e a creare qualcosa con quello che aveva a disposizione. Il Verona, tra le squadre in lotta per la salvezza, è quella che ha fatto più punti e che ha giocato meglio, meritando questo risultato. L'Inter, invece, era già in partenza la squadra sulla carta più forte del campionato. Chi ha dimostrato che poteva tenerle testa è stato il Bologna: lo scudetto dell'Inter è stato ampiamente meritato.
Verona-Inter è anche la sfida tra Baroni e Inzaghi, due tecnici che hanno fatto molto bene quest'anno.
Domani sarà sicuramente una festa, un'amichevole, dal momento che entrambe le squadre hanno raggiunto i loro obiettivi. Mi aspetto una partita divertente, senza l'agonismo e la furia di dover fare risultato per forza. Il Verona vorrà chiudere la stagione al meglio davanti al suo pubblico, e vincere contro chi ha conquistato lo scudetto sarebbe un gran regalo. L'Inter, come si è visto, non molla nulla, e vuole dimostrare che questo campionato l'ha meritato ampiamente. Mi piacerebbe vederla dal vivo, ma in questi giorni sono lontano...
Inzaghi sicuramente ha meritato il premio di miglior allenatore della stagione, anche se io l'avrei dato a Thiago Motta: ha fatto un'impresa, per l'Inter vincere lo scudetto rientra quasi nella normalità. Non riesco a capire come un allenatore con questi meriti e questa situazione abbia deciso di lasciare una volta raggiunta la Champions League: l'avrei visto benissimo ancora a Bologna per puntare a qualcosa di ancora più grande, magari lottare per lo scudetto.
Da ex esterno sinistro, come valuta l'esplosione di Dimarco?
Ha dimostrato forza, spinge molto bene, alza sempre la testa quando c'è da metterla in mezzo, ha fatto assist importanti, ha un bel tiro... Direi che in quel ruolo, quest'anno, è sicuramente stato l'espressione migliore del campionato, è stato il top parlando di esterni mancini.
La settimana dell'Inter è stata caratterizzata dal cambio di proprietà: da ex calciatore, come vive lo spogliatoio certe situazioni?
Credo che le questioni societarie non intacchino minimamente la squadra. Nello spogliatoio l'importante è l'allenatore e il rapporto che si crea tra calciatori e staff tecnico. Sembra che l'Inter sia finita in mani anche migliori, pur non conoscendo ovviamente le dinamiche: è una proprietà che si pone obiettivi importanti, come quella precedente, e quindi non cambierà nulla. Poi c'è Marotta che è un professionista, con lui si punta sempre al top. Le conseguenze potrebbero anche essere positive a livello economico.
I tifosi dell'Inter sono preoccupati per il futuro di Lautaro Martinez, con un rinnovo di contratto che tarda ad arrivare: che idea si è fatto a riguardo?
Conosco molto bene queste dinamiche: è un giocatore importantissimo, un campione del mondo, avrà sicuramente offerte molto ricche, penso alla Premier, su questo non ho dubbi. Alla fine è giusto così, un giocatore deve guardare anche a quello che sarà il suo futuro. Quando smetti di giocare non è che ti vengono a bussare alla porta per dirti che meriti qualcosa, sparisci nel nulla: è giusto che quando uno è in attività ed è al top come lui valuti quello che è il meglio per lui e per la sua famiglia. Da quello che percepisco Lautaro sta bene all'Inter, è in una delle società più importanti d'Europa: credo che alla fine farà la scelta più giusta.
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