Dopo una stagione di "ambientamento", con più ombre che luci, Samuele Mulattieri è definitivamente esploso: l'attaccante della Primavera dell'Inter, arrivato a Milano nell'estate del 2018 dallo Spezia, quest'anno è riuscito a mettere in mostra tutte le sue qualità, realizzando ben 16 reti (15 in campionato e una in Coppa Italia) e ritagliandosi un ruolo da protagonista assoluto nella formazione di Armando Madonna, prima che l'emergenza coronavirus portasse alla sospensione di tutte le attività agonistiche. Il talentuoso classe 2000 si è raccontato ai microfoni di Fcinter1908.
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ESCLUSIVA Mulattieri: “Ecco il mio ruolo perfetto, Conte trasmette passione. Il mio idolo era…”
La stella della Primavera dell'Inter si racconta a Fcinter1908: "Tornare a giocare? In questo momento la priorità è la salute di tutti"
Partiamo dall'attualità: come stai vivendo questo periodo di reclusione forzata?
È un periodo molto difficile per tutti, siamo giustamente rinchiusi in casa. Faccio tanto allenamento, ho allestito una piccola palestra sul terrazzo di casa mia, e fortunatamente avendo un giardino gioco anche un po' a calcio-tennis con mio fratello. Faccio attività all'aperto, gioco alla play station e guardo serie tv.
Quanto ti mancano i compagni di squadra e la quotidianità dello spogliatoio?
Mi manca tanto, però in questo periodo è giusto stare a casa. Dobbiamo fare la nosta parte per cercare di aiutare a risolvere questa situazione, in questo momento questa è la cosa più importante.
Lo scorso anno, alla tua prima stagione all'Inter, hai incontrato qualche difficoltà: qual è stato l'aspetto più difficile da affrontare rispetto alla realtà di La Spezia?
Non ero mai stato lontano da casa, ho sempre vissuto con i miei genitori, mi allenavo qui vicino: il fatto di lasciare questo ambiente ha un po' influito sul mio rendimento, è stato l'aspetto più difficile da affrontare l'anno scorso. Inoltre con lo Spezia avevo più libertà in campo, all'Inter invece dovevo rispondere a degli ordini tattici più precisi, e questo fattore ha avuto il suo peso. È stato comunque un anno importante per me perchè mi ha rafforzato caratterialmente, sono cresciuto come persona.
In questa stagione hai completamente girato pagina rispetto a un anno fa: cosa è cambiato?
Dopo un anno mi sono ambientato meglio, e soprattutto ho trovato una posizione in campo che mi si addice di più, quella di seconda punta.
Dopo vari esperimenti tattici quest'anno ti sei affermato nel ruolo di attaccante: ritieni che possa essere la tua collocazione definitiva?
Credo di sì, credo che il mio ruolo naturale sia questo, da seconda punta. Mi piace venire a prendere palla e svariare su tutto il fronte offensivo.
Quanto è importante sentire la fiducia dell'allenatore e dei compagni?
È fondamentale, sentire la fiducia del mister e dei compagni è importantissimo per poter esprimere tutte le proprie qualità sul campo.
Com'è il tuo rapporto con mister Madonna?
Con il mister mi trovo benissimo, ha continuato a credere in me nonostante l'anno scorso io non abbia fatto benissimo e sono riuscito a ripagare la sua fiducia disputando una bella stagione.
Durante l'anno ti sei allenato più volte con la Prima Squadra: da chi sei rimasto più impressionato? E da chi cerchi di rubare i segreti del mestiere?
Sono rimasto impressionato un po' da tutti i giocatori, da tutto l'ambiente, dal mister, dalla cultura del lavoro. C'è sempre da imparare da tutti, principalmente ho cercato di rubare i segreti dagli attaccanti, dal momento che giocano nel mio ruolo.
Che suggerimenti dà Conte ai ragazzi della Primavera?
A noi più giovani dice di mettere passione in quello che facciamo, di giocare con passione: secondo lui è quella la cosa fondamentale, ed è una cosa che io condivido.
Dal settore giovanile dell'Inter è emerso tutto il talento di Sebastiano Esposito: qual è la sua qualità migliore?
Seba è un attaccante fortissimo: fa tanti gol, ha grandi qualità tecniche, ma soprattutto ha un grande carattere e una fortissima personalità.
Su quale dei tuoi compagni di squadra della Primavera sei pronto a scommettere?
Ci sono tanti miei compagni con grandi qualità, ma non voglio fare dei nomi: tanti ragazzi della nostra Primavera possono ambire a giocare tra i professionisti. Tutti dobbiamo dare il meglio di noi stessi in campo per cercare di ottenere il massimo.
C'è un calciatore a cui ti ispiri?
Non ho un calciatore in particolare a cui mi ispiro attualmente, gioco cercando di valorizzare al meglio le mie qualità. Il mio idolo, fin da piccolo, è stato Zlatan Ibrahimovic, quando giocava nell'Inter: lui è stato il mio punto di riferimento.
Nella tua giovanissima carriera hai già avuto modo di esordire e segnare in Serie B. Nella prossima stagione, con ogni probabilità, proseguirai la tua maturazione calcistica lontano da Milano: quale sarebbe, secondo te, la soluzione migliore?
Parlare adesso del prossimo anno è un po' prematuro. Sono certo che, insieme al mio procuratore e alla società, riusciremo a trovare la soluzione migliore.
Qual è il tuo prossimo obiettivo? E il tuo più grande sogno?
Adesso pensare al campionato e a come terminare la stagione è difficile, in questo momento la priorità è la salute di tutti. Il mio obiettivo è quello di diventare un calciatore “vero”, farò di tutto per giocare a calcio al livello più alto possibile, poi vedremo dove riusciremo ad arrivare.
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