Poche ore al calcio di inizio di Inter-Bayern Monaco, match valevole per la prima giornata del girone C di Champions League. Subito una sfida tanto affascinante quanto impegnativa per i nerazzurri di Inzaghi, che affrontano una delle candidate alla vittoria finale. Per presentare i principali temi di questa partita Fcinter1908 ha contattato in esclusiva Pietro Nicolodi, "voce" della Bundesliga su Sky Sport e profondo conoscitore di calcio tedesco.
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ESCLUSIVA Nicolodi: “Bayern Monaco diverso, ma fortissimo. Kimmich uomo chiave”
In cosa è cambiato il Bayern Monaco rispetto alla scorsa stagione?
La cosa più evidente è che prima c'era Lewandowski e ora non c'è più, ed è chiaramente una bella differenza. È un Bayern Monaco meno dipendente dai suoi gol, ora c'è Mane che fa altri movimenti e crea molti più spazi. Manca un riferimento straordinario, prima bastava che lanciavi la palla a Lewandowski e faceva gol, ma ora c'è un modo di giocare diverso, fatto più in velocità: se concedi spazi al Bayern Monaco sei morto. Se ti chiudi bene, ma molto bene, e magari riesci a ripartire puoi provare a impensierirli.
Per l'Inter è davvero un ostacolo insormontabile?
Ogni partita ha la sua storia, poi è chiaro che non devi sbagliare assolutamente niente. Di insormontabile non c'è nulla nella vita: se il Bayern gioca al 100% non c'è niente da fare per nessuno sostanzialmente, tranne che per pochissime squadre, tutte farebbero una fatica pazzesca contro di loro. Devi sperare che non siano al 100% e tu devi dare più del 100%. Può succedere, basti vedere come la Dinamo Zagabria abbia battuto il Chelsea e come lo Shakhtar abbia fatto lo stesso contro il Lipsia. Il Calcio e lo sport a volte ti propogno situazioni che non seguono la logica.
Il fatto che il Bayern Monaco arrivi da due pareggi consecutivi in Bundesliga è una cosa buona o aumenta ulteriormente la loro voglia di riscatto?
Il pareggio contro il Borussia Monchengladbach lo considero una casualità: fosse finita 7-1 per il Bayern nessuno avrebbe detto niente, Sommer ha fatto 5-6 parate da fantascienza del calcio. Ci sta, sono cose che capitano. Anche contro l'Union Berlino avrebbe meritato di vincere, ma sono stati meno brillanti. Il Bayern è talmente tanto abituato a giocare questo tipo di partite che non gli cambia niente essere reduce da due pareggi. Nelle ultime 28 gare dei gironi di Champions League non ha mai perso, l'ultima volta è stato contro il Paris Saint-Germain di Ancelotti... Hanno una certa abitudine a "fregarsene" di quanto successo nel match precedente, non avranno grandi problemi da questo punto di vista.
Al di là della nota potenza offensiva, qual è il punto di forza del Bayern Monaco?
In difesa praticamente non ci stanno mai, tendono a occupare il campo avversario e a recuperare il pallone il più in fretta possibile, i centrali di difesa giocano sulla linea di metà campo o giù di lì. Non so ancora chi giocherà, ma la chiave di tutto è Kimmich: è un incubo per gli avversari, penso che giocarci contro sia una delle cose più inquietanti che possano capitarti. Sembra che siano in 4, lo trovi ovunque, è una cosa disumana, conquisterà 10 palloni a partita, e sa anche giocare a calcio. Sarebbe il giocatore da riuscire a tagliare fuori, anche se non saprei come francamente. Se gioca bene è un incubo. Poi chiaro che davanti il Bayern ha gente fortissima, ma le chiave del gioco sono la condizione fisica e il modo di recuperare il pallone: se continuano a riconquistarlo in fretta senza che tu riesca a recuperare fiato diventa difficile, sei sempre sotto pressione e alla fine l'errore lo fai.
Dove l'Inter potrà far male?
Il Bayern Monaco tiene la difesa molto alta per recuperare palla quanto prima: se va tutto bene è fantastico, ma se sbagliano i tempi o un giocatore si addormenta ti ritrova la loro metà campo libera, e un paio di volte a partita può succedere. Per questo oggi Lukaku sarebbe stato meglio rispetto a Dzeko, che gioca in una maniera diversa. Se giochi a viso aperto magari fai la partita della vita e ti va bene, ma magari ne prendi 7. L'Inter dovrà provare a sfruttare questi spazi. Giocando in casa, a San Siro, con quasi 80.000 persone che ti spingono, star lì a difendere e basta non è neanche così facile, proverai anche a giocare in modo più offensivo, ma poi lì non devi sbagliare niente. Secondo me è una bella partita, sono curioso di vedere cosa salterà fuori.
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