L'attaccante francese è sempre più vicino ai nerazzurri: arriverebbe a parametro zero dal Borussia Monchengladbach
Marcus Thuram è sempre più vicino all'Inter: l'attaccante francese, pronto a lasciare il Borussia Monchengladbach a parametro zero dopo 4 stagioni, sembra ormai aver scelto i nerazzurri, preferiti al Milan. Pietro Nicolodi, "voce" della Bundesliga su Sky Sport e profondo conoscitore di calcio tedesco, lo descrive così ai microfoni di Fcinter1908.
Sembra ormai prossimo l'arrivo di Thuram in Italia. Può far bene in Serie A dopo le ultime stagioni in Bundesliga?
Thuram è un carro armato, ha una potenza fisica unita anche a più che discreta tecnica molto interessante. Secondo me ha bisogno di un tipo di gioco che lo porti ad avere spazio in velocità, è uno che se butti il pallone in avanti e gli dai 50 metri di campo non lo prende più nessuno. Quando parte in velocità è irrefrenabile. In un attacco statico magari ha ancora qualcosa da imparare: quando il Borussia Monchengladbach doveva fare la partita ha sempre fatto una fatica terrificante. Poi è anche vero che non giochi da solo, è un discorso che riguarda tutta la squadra, ma lui è stato uno dei pochi a salvarsi quest'anno.
All'Inter, dovesse arrivare, prenderebbe numericamente il posto di Dzeko: due calciatori molto diversi tra loro.
Giocatori molto diversi: Dzeko è un professore dell'area di rigore, Thuram è invece uno che va meglio quando parte dalla tre quarti. Dal punto di vista atletico, quando sta bene, è una specie di Lukaku di qualche anno fa: ti attacchi alle sue spalle ma lui va avanti comunque.
Come sta a livello fisico? Gli infortuni passati sono definitivamente alle spalle?
Quest'anno non ha avuto grandi problemi, in passato spesso e volentieri si è fermato soprattutto per problemi muscolari: è uno che prende un sacco di botte, ha un modo di giocare che lo porta a essere colpito dagli avversari. Qualche piccolo infortunio qua e là devi metterlo in conto, non penso sia uno da 50 partite, ma quest'anno è rimasto in piedi praticamente sempre e si è visto: solo nella prima stagione in Bundesliga ha avuto numeri paragonabili, lì stava giocando in una maniera mostruosa.