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ESCLUSIVA Orlandini: “Conte, senza coppe, può farcela. Ma l’ambiente Inter pesa perché…”

Fabio Alampi

Le parole del doppio ex di giornata: "Mi aspetto una bella partita: l'Inter deve dare continuità di risultati ma il Verona è fastidioso"

Quella di domani sera sarà una partita particolare per Pierluigi Orlandini: arrivato all'Inter nell'estate del 1994 da campione d'Europa con la Nazionale Under 21 (suo il gol che decise la finale dell'Europeo), dopo due stagioni in nerazzurro si trasferì al Verona, per poi proseguire la sua carriera in Serie A con le maglie di Parma, Milan, Venezia, Brescia e di nuovo Atalanta, la squadra dove è cresciuto. L'ex centrocampista è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Fcinter1908.

Domani si affrontano Inter e Verona, due delle tue ex squadre: che partita ti aspetti?

"Mi aspetto una bella partita: l'Inter deve dare continuità di risultati, vuole cercare di chiudere l'anno al primo posto e lo può fare con un'altra vittoria, ovviamente sperando che il Milan non vinca. Il Verona, invece, è una squadra fastidiosa, ostica, che gioca un buon calcio, sempre propositivo. Credo che assisteremo a una bella partita".

L'Inter, dopo l'eliminazione dall'Europa, sembra aver trovato la quadra: in campionato sono arrivati 6 successi consecutivi...

"Secondo me l'Inter aveva e ha la squadra per fare bene anche in Europa. Adesso sono rimasti soltanto il campionato e la Coppa Italia, e credo che abbia tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo e cercare di portare a casa un trofeo".

Ritieni che l'assenza delle coppe alla lunga possa rappresentare un vantaggio per l'Inter nella cosa allo scudetto?

"Quando hai meno impegni hai la possibilità di allenarti maggiormente, con il gruppo sempre a disposizione, facendo un lavoro mirato agli obiettivi. Con le coppe, oltre alle partite, bisogna considerare anche i viaggi, il dispendio di energie fisiche e mentali... Avendo solo un obiettivo, credo che sia più avvantaggiata rispetto alle altre, anche se non bisogna dare nulla per scontato".

Cosa manca all'Inter per poter diventare a tutti gli effetti una grande squadra e tornare a vincere un titolo che manca da ormai troppo tempo?

"Servono un po' più di serenità e tranquillità: quello dell'Inter è un ambiente un po' particolare, ci si esalta troppo quando le cose vanno bene e ci si demoralizza quando vanno male. Diciamo che fa un po' parte del DNA del calcio italiano, ma ritengo che l'Inter abbia tutto il necessario per fare bene: la rosa che ha a disposizione Conte è importante, lui è bravo... l'Inter può dire sicuramente la sua quest'anno".

La novità più grande delle ultime gare dell'Inter è il rientro, seppur a gara in corsa, di Sensi: sei d'accordo con chi dice che può rappresentare il miglior acquisto in vista di gennaio?

"Credo proprio di sì. L'Inter credo che abbia a disposizione una rosa importante, quest'anno a differenza dell'anno scorso ha ricambi di qualità, e questo è un fattore importante per delle squadre che vogliono vincere".

Tornando a domani sera: un pronostico?

"Credo che la differenza la fanno sempre i gruppi, mai il singolo: l'Inter dispone di calciatori importanti, ma devono giocare da squadra. Non so chi potrà essere decisivo, ma attenzione: non è così scontato che l'Inter possa vincere. Il Verona ha fatto vedere di poter giocare e lottare contro tutti, è una squadra che gioca bene a calcio".