Il fermento aumenta, ora dopo ora, e fa via via sentire sempre più la sua presenza. Antonio Conte prepara la sua squadra dall'altra parte del mondo, ma nel frattempo scalpita e aspetta i fuochi d'artificio. Perché sì, fin qui è stato un gran bel mercato quello portato avanti dall'Inter, ma per rendere i nerazzurri una vera potenza internazionale serve il colpo lì davanti. Quello in grado di far sognare i tifosi, quello in grado di far partire il grido di battaglia. In poche parole, serve Romelu Lukaku. Tutto questo, mentre ad Appiano Gentile Mauro Icardi vive giorni che definire complicati è un eufemismo: messo ai margini da tutti, inviso ai tifosi. Luci e ombre, contrapposizioni ad affiancarsi ogni giorno, in questa calda estate nerazzurra. Nando Orsi, ex vice allenatore dell'Inter dal 2004 al 2006 sotto la gestione Mancini, a FCInter1908.it ha espresso le sue sensazioni sul nuovo corso interista.
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ESCLUSIVA Orsi: “Inter, tieniti Nainggolan. E’ un top in Europa. Lukaku un big. E Icardi…”
Buonasera Nando. Allora, l'Inter è tornata al lavoro prima a Lugano e ora in Asia. Che giudizio si sente di dare su questi primi giorni dell'era Conte?
Di sicuro, Conte darà un'impronta diversa a questa squadra, perché è quello che ha fatto anche nelle sue precedenti esperienze. E' un allenatore che dà ampie garanzie per l'impegno che ci mette e sui concetti di attaccamento alla maglia che dà ai suoi giocatori. Sarà un'Inter diversa sotto tanti aspetti, soprattutto sotto quello dell'aggressività.
Conte sicuramente darà più verticalità rispetto a Spalletti. Già il fatto che c'è una difesa a tre cambia di molto la proposta tattica rispetto al passato. Ti consente di sviluppare un gioco diverso. Secondo me, la squadra deve essere rinforzata, e solo lì si potrà avere un'idea più chiara di quello che ha in mente Conte. Praticamente, al momento l'Inter sta giocando senza attaccanti. Col tempo vedremo una squadra completamente diversa. Ma di certo, in prospettiva, Conte è un allenatore che dà ampie garanzie.
Fin qui sono arrivati Godin, Lazaro, Barella e Sensi. In attesa dei colpi in attacco, le piace il mercato fin qui condotto dai nerazzurri?
Godin è un giocatore che dà tante garanzie in fase difensiva. Secondo me l'Inter ha una delle tre difese più forti d'Italia e se la giocherebbe anche in Europa. Il centrocampo è stato molto rinnovato: in mezzo al campo, Barella e Sensi sono ottimi prospetti, ma vengono dal Cagliari e dal Sassuolo. Bisogna vederli in una grande piazza, con grandi pressioni. E' un centrocampo molto tecnico, ma tutto da scoprire.
Col sacrificio, la voglia di giocare e di mettersi a disposizione dell'allenatore, si può fare tutto e lui ha la gamba per poterlo fare. Certo, bisognerà lavorare in fase difensiva, ma nel calcio di oggi i giocatori non sono più legati a un solo ruolo, soprattutto i calciatori di fascia: basti vedere Callejon a Napoli. Parliamo di giocatori duttili che possono ricoprire più ruoli.
In casa Inter tiene ancora banco il caso Icardi. Molti sostengono che la società stia correndo il rischio di deprezzare troppo un patrimonio calcistico comunque importante. Lei si sente di stare dalla parte del club in tutta questa vicenda?
Non saprei, dato che non so esattamente cosa sia veramente successo. Non serve schierarsi da una parte o dall'altra. La società ha deciso di mettere ai margini del progetto un giocatore che ha segnato con la maglia dell'Inter più di 120 gol. Ovvio che questo comporterà un suo deprezzamento, ma credo che i dirigenti ne fossero consapevoli nel momento in cui hanno preso questa decisione. Quel che importa è che l'Inter questi attaccanti li acquisti, perché è partita per l'Asia praticamente senza punte. Credo che almeno un centravanti lo si poteva regalare a Conte prima della partenza. Dzeko, per esempio, non credo costi tantissimo. Ma queste sono scelte societarie che evidentemente anche l'allenatore ha sposato.
Beh, è un attaccante di peso, che fa gol, di grande esperienza. Credo di sì, è una punta da grande squadra. Se l'Inter dovesse fare questo investimento importante, significa che ci crede molto.
L'Inter per portarlo a Milano dovrà spendere circa 80 milioni di euro, che lo renderebbe l'acquisto più costoso della storia nerazzurra. Sembra che alle parole Suning stia facendo seguire i fatti.
Prima o poi Suning doveva fare qualcosa di importante: ha preso uno dei migliori allenatori del mondo. Ovvio che i progetti a volte possono realizzarsi nel corso di qualche anno, ma se quest'anno l'Inter dovesse migliorare rispetto all'anno scorso, poi potrebbe alzare sempre di più l'asticella. Certo, difficile avvicinarsi alla Juventus in questo momento, ma i nerazzurri sono una grande squadra e sicuramente possono crescere tanto.
Se torna a essere quello che abbiamo visto alla Roma, Nainggolan è uno dei migliori centrocampisti d'Europa. Per intensità, per voglia, per come fa salire la squadra, per i tempi di pressing e per l'interdizione in mezzo al campo. E' un giocatore universale: non potrà giocare davanti alla difesa, ma negli altri ruoli è uno dei più forti. Può anche fare il trequartista. Secondo me, Conte potrebbe anche rivalutarlo, anche se non so quali siano le scelte della società.
Questa squadra può giocarsi fin da subito il titolo con la Juventus?
Secondo me, e non me ne voglia nessuno, la Juventus è ancora più forte dell'Inter.
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