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ESCLUSIVA Riotta: “Lautaro top, flessione normale. Non capisco chi pensa che…”
In merito all’attualità in orbita nerazzurra e all’imminente match contro il Liverpool, la redazione di FcInter1908.it ha intervistato in esclusiva Gianni Riotta, giornalista e saggista. Nonché grandissimo tifoso nerazzurro.
Che tipo di match si aspetta tra Inter e Liverpool?
“Mi aspetto una partita molto europea, aperta, contro una delle squadre più forti al mondo”.
L’Inter recita la parte dell’outsider?
“Sulla carta sì. E’ anche senza Barella, però non è detto che mercoledì sera non sia in stato di grazia. Tutto può succedere”.
Nelle ultime partite l’Inter ha forse segnato troppo poco?
“Capita che gli attaccanti abbiano momenti poco brillanti…”.
E’ soddisfatto del rendimento di Lautaro?
“E’ stato protagonista dello scudetto dell’anno scorso insieme a Lukaku, poi ha trascinato l’Argentina alla vittoria della Copa America. E’ normale che, prima o poi, avesse una lieve flessione…”.
Patisce la concorrenza di Sanchez?
“Non credo proprio, anche perché le scelte di Inzaghi sono chiare: il titolare è Lautaro. Sanchez parte dietro e, con la sua classe, può risolvere le partite da una parte all’altra. Ma Lautaro, a mio parere, è giustamente avanti”.
L’Inter è la favorita numero uno per lo scudetto?
“Calma! Aspettiamo! E’ tutto aperto e può succedere davvero ogni cosa quest’anno”.
Quali sono le squadre che teme maggiormente?
“Milan e Napoli sicuramente. Ma occhio anche alla Juventus…”.
I bianconeri sono indietro...
“In panchina hanno Allegri che è un fuoriclasse. Con lui tutto può succedere. Pensiamo a noi e cerchiamo di dare il massimo, senza pensare che tutto sia scontato”.
Il livello della Serie A è cresciuto negli anni?
“Sì, non capisco chi ritiene che la Serie A sia un campionato di basso livello. Noi siamo campioni d’Italia, ma contro l’Inter tutte le squadre – anche le cosiddette “piccole” – fanno la partita della vita. Ogni domenica puoi perdere contro chiunque: Sassuolo, Verona, Torino e Venezia, per esempio, sono avversarie sempre ostiche da affrontare. Pensiamo a fare il nostro cammino e non diamo nulla per scontato”.
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