- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
copertina
E' diventato un titolare fisso per Walter Mazzarri: Rolando Jorge Pires da Fonseca si è ritagliato uno spazio importante nell'Inter. L'Inter lo ha preso in prestito dal Porto e a fine stagione deciderà se farlo restare a Milano. Lui giura di trovarsi benissimo e spera che lui e i suoi compagni riescano a continuare sulla buona strada intrapresa dalla gara contro il Sassuolo e che poi ha portato ai tre punti anche contro la Fiorentina. FCINTER1908.IT ha avuto l'opportunità di intervistare in esclusiva il difensore nerazzurro. Ecco cosa ci ha detto:
E' vero che dopo la sconfitta con la Juventus il mister era molto arrabbiato e ha fatto un discorso particolare per motivarvi? E' cambiato qualcosa in voi?
Dopo che lui ha parlato è cambiato qualcosa, ma non solo per questo. Sappiamo che dobbiamo cominciare a vincere e oltre a quello che ha detto il mister c'è stato il ritorno di Mauro (Icardi.ndr), Diego sta prendendo fiducia gara dopo gara e questo rende la squadra più forte e questo è importante.
Mazzarri ti ha voluto all'Inter, ma ti aveva voluto anche al Napoli. Lì però giocavi poco...
E' diverso perché a Napoli sono arrivato l'ultimo giorno di gennaio e dopo sei mesi nei quali ero stato fermo, avevo bisogno di allenarmi almeno per un mese e l'ho fatto fino a fine febbraio - inizio di marzo e poi erano rimasti pochi mesi, tre mesi per giocare è poco e in questo tempo ho fatto nove o dieci gare ed è già stato bello perché comunque ero arrivato lì che non ero in forma, ecco.
In questi mesi di Inter c'è stato un momento migliore e uno peggiore?
Peggiore è quando non gioco, migliore è quando invece sono in campo. E' molto semplice (sorride.ndr). Quando la squadra vince è sempre bello e tutti giocano meglio, quando non si vince, come nel mese di gennaio, quando non arrivavano i risultati, quello è stato il momento più difficile per la squadra, per tutti. Ma adesso stiamo cominciando a riprendere la nostra marcia e spero continueremo così.
Sei all'Inter in prestito, hai già sentito la società nerazzurra per parlare del tuo futuro?
In questo momento sono qui in prestito secco e a fine stagione parlerò con l'Inter e con il Porto e troveremo una soluzione che possa andare bene a tutte quante le parti.
E ti piacerebbe restare o comunque non ti dispiacerebbe tornare al Porto?
Dispiacere nel tornare al Porto no perché io ormai sono un 'portista', lì sono stato sei anni, ho casa, amici, tutto. All'Inter sono venuto perché volevo essere in questa squadra. Per questo, aspettiamo di capire se sarà una o l'altra soluzione. Mi trovo benissimo in entrambi i club.
Hai tolto il posto a Ranocchia di fatto e ora lui sta vivendo le difficoltà che tu hai vissuto ad inizio stagione. Cosa ti senti di dirgli?
No, ma non c'è una cosa che devo dire ad Andrea perché io non ho preso il suo posto, ho giocato tante partite insieme a lui e qualche volta si cambia. Quindi si deve sempre lavorare e aspettare il momento giusto per fare bene quando poi si torna in campo. Solo questo.
Hai ancora speranze di andare al Mondiale?
Chiaro che giocando in una società importante come l'Inter, giocando sempre, abbiamo fatto bene prima, male per un po' e adesso va meglio, facendo una bella stagione qua, spero di andare in Brasile anche perché ce n'è uno ogni quattro anni ed è sicuramente un momento diverso.
Sei un centrale, adesso che è rientrato Samuel stai giocando più spostato sulla destra. La posizione nella quale ti trovi meglio?
Non c'è tanta differenza. A Napoli, e anche lì mi allenava Mazzarri, giocavo a destra o anche a sinistra, non faccio nessuna fatica.
Ed è vero che Samuel riesce ad infondere tanta sicurezza come hanno detto in questi giorni tanti tuoi compagni e come hanno scritto anche i giornali?
Walter è un giocatore fortissimo e tutti quanti lo sanno. Io dico sempre che quando si vince è sempre più facile dire che siamo stati bravi e abbiamo fatto una buona gara. Anche a Torino non abbiamo giocato male, abbiamo fatto due errori e abbiamo preso due gol, ma se avessimo fatto il 3 a 2 potevamo anche pareggiarla. Quando si vince o si pareggia tutti parlano bene della squadra, quando si perde si parla male. Non si tratta solo di un calciatore o due, ma è un lavoro di squadra.
In questi giorni si parla spesso dell'arrivo di Vidic all'Inter. Tu lo conosci? Cosa pensi di questo giocatore?
Ho giocato contro di lui due-tre volte, è un giocatore importante, gioca nel Manchester United da tanto tempo, gioca sempre perché ha qualità e per quel poco che ho visto è molto forte. E in una società come questa si cercano sempre i giocatori migliori. Se arriva non lo so, questo fa parte della prossima stagione, ora pensiamo a questa.
E in questa intanto è arrivato Hernanes. Che giocatore ti sembra e che impressione ti ha fatto come persona?
Come calciatore non c'è neanche bisogno di dirlo che è forte, lo sanno tutti, è da tanto tempo in Italia. Come persona lo sto conoscendo a poco a poco, ma sono facilitato in questa conoscenza dalla lingua, parla portoghese: è un bravo uomo, come persona mi piace tantissimo.
E a proposito di centrocampisti, come aveva preso la squadra la notizia dell'addio di Guarin che stava andando alla Juve?
Avevo detto che se lui andava via, come mi è dispiaciuto per Pereira che ci ha lasciato, mi sarebbe dispiaciuto molto perché lui è un fratello per me e lo voglio sempre accanto.
Nella rosa dell'Inter ci sono anche Icardi, Kovacic e Botta. Se tu pensi al loro futuro, dove li vedi tra due o tre anni?
Questo dipende da quello che fa la squadra. La loro crescita dipende anche da quanto fa il gruppo settimana dopo settimana. Tutti e tre hanno grandi qualità, ma dipende anche da quello che riusciranno a fare nel contesto della squadra, se giocheranno sempre, se troveranno continuità. Se la squadra farà bene potranno mettere in mostra le loro qualità e diventeranno più forti. Poi non so cosa succederà perché nel calcio le cose cambiano e tanto.
Prima hai parlato di Guarin e Pereira ed entrambi hanno giocato con te nel Porto. Lì c'è anche Fernando che spesso viene accostato all'Inter. Potrebbe essere utile a questa squadra, potrebbe dare qualcosa in più al centrocampo?
Come ho detto prima, questa società è importante e vuole sempre cercare di prendere il meglio. Per me Fernando nel suo ruolo è il meglio che c'è e questo al di là del fatto che siamo stati compagni, siamo sempre stati molto vicini, siamo stati sempre insieme, anche in ritiro. Per me parlare di lui è difficile perché parlo di lui con il cuore e non con la testa. Ma lui è uno dei centrocampisti più importanti e chiaro che se viene qua sarebbe importante.
Invece all'Inter con chi hai legato di più?
Con Guarin e Pereira abbiamo condiviso tanto, ma ci sono anche i brasiliani con cui condivido la lingua e per me è più facile.
La prima parte della stagione è stata molto buona, entusiasmo, risultati, poi c'è stata una flessione e adesso si sta riprendendo a fare bene. Secondo te qual è l'obiettivo realistico dell'Inter quest'anno: c'è chi dice si può ancora arrivare terzi, chi dice che è impossibile. Tu cosa pensi?
Non lo so. Dipende. Avevamo cominciato bene ed eravamo ai primi tre posti, adesso siamo quinti e credo che rimanere in questa posizione sia il minimo conservarla così almeno arriviamo in Europa League, l'Europa in questo momento manca a questa società e poi dipende anche da quello che fanno gli altri. Ovviamente noi dobbiamo vincere le nostre partite per arrivare almeno quinti che è il nostro posto attualmente.
dagli inviati di FCIN1908 alla Pinetina Eva A. Provenzano e Lorenzo Roca
RINGRAZIAMO ROLANDO E L'UFFICIO STAMPA DELL'INTER PER LA DISPONIBILITA' E LA GENTILEZZA.
La riproduzione anche di una parte dell'articolo è consentita solo con citazione della fonte FCINTER1908.IT. I trasgressori saranno puniti a norma di legge.
© RIPRODUZIONE RISERVATA