Due volte campione d'Italia con la Primavera dell'Inter, dopo aver completato tutta la trafila del settore giovanile nerazzurro, Marco Sala è stato uno dei grandi protagonisti della formazione allenata da Stefano Vecchi, della quale nell'ultima stagione ha anche ottenuto i gradi di vice capitano (conquistando con la fascia al braccio, complice l'assenza di capitan Lombardoni, il Torneo di Viareggio). Terminato il percorso nelle giovanili, per il terzino sinistro classe '99 si sono aperte le porte del calcio professionistico: su di lui ha puntato con forza l'Arezzo, formazione militante nel girone A di Serie C. Intervistato da FcInter1908.it, Marco Sala ha parlato di questi primi mesi tra i "grandi".
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ESCLUSIVA Sala: “Meglio di così non si può. L’Inter mi segue sempre, è straordinaria”
Il difensore classe '99 racconta i suoi primi mesi nel calcio professionistico ai microfoni di FcInter1908.it
Dopo aver completato il percorso nel settore giovanile dell'Inter, quest'anno sei passato in prestito all'Arezzo in Serie C per la tua prima stagione tra i professionisti: come stanno andando questi primi mesi tra i “grandi”? Che differenze hai trovato rispetto al calcio giovanile?
Mi sto trovando veramente bene, mi sono integrato benissimo, tutto sta procedendo nel miglior modo possibile. Anche in campo sta andando bene, siamo nelle prime posizioni, il nostro lo stiamo facendo bene. Vivendo lo spogliatoio con degli adulti le differenze ci sono, c'è gente che ha una famiglia, gente che ha tanti anni di calcio professionistico alle spalle, è normale che gli atteggiamenti e i comportamenti siano diversi, siano più responsabili, e ci siamo dovuti subito adeguare anche noi giovani, nel senso che atteggiamenti sbagliati giustamente non sono tollerati. Ho trovato un gruppo di ragazzi fantastico, che anche negli elementi più esperti sta dimostrando di essere molto competitivo ma soprattutto molto unito anche fuori dal campo: ci si aiuta tanto, andiamo spesso a mangiare insieme, ci hanno fatto sentire fin dal primo giorno parte dello spogliatoio.
Nonostante la giovane età stai giocando parecchio, e settimana scorsa ti sei anche tolto la soddisfazione del primo gol. Ti aspettavi un inizio del genere?
Di sicuro è iniziata bene, direi che meglio di così non poteva cominciare! Sto giocando tanto e ho pure trovato il primo gol: sono molto contento, spero di continuare così. Se mi aspettavo un inizio così positivo? Sinceramente lo speravo, più che aspettarmelo. Volevo dare continuità a livello personale a quello che avevo fatto con l'Inter negli scorsi anni, cioè vincere tanto e giocare tante partite. Il mio obiettivo era quello di sentire il meno possibile il salto tra i grandi, penso e spero che sia quello che sta avvenendo. Devo continuare così, a lavorare e a migliorare ogni giorno, per sperare poi di fare una carriera importante.
Dieci giorni fa il tuo primo gol con la maglia dell'Arezzo contro l'Albissola: che emozioni hai provato?
Quando la palla è entrata ero felicissimo, è il mio primo gol tra i professionisti! Bello anche perchè era l'ultimo minuto, a partita finita, in contropiede: ero molto stanco, ma è stato un gol liberatorio. A fine partita mi sono arrivati tantissimi messaggi dagli ex compagni, dagli amici di casa, da tante persone, è stato sicuramente molto bello. Cercherò di farne altri!
Lo scorso anno avversari nel campionato Primavera, oggi insieme ad Arezzo: che allenatore hai trovato in Dal Canto?
Ho trovato una persona molto competente, un uomo molto intelligente, i discorsi che fa non sono mai banali, contengono sempre degli spunti per aiutarci a migliorare. Lo conoscevo già dai tempi della Nazionale Under 17, anche se quell'anno in Nazionale ci sono stato poco, giusto qualche stage. Poi me ne avevano parlato bene anche i miei compagni di Nazionale che lo hanno avuto alla Juventus, è molto bravo come allenatore ma soprattutto come persona.
Passando all'Inter: la squadra, dopo un inizio complicato, adesso sta ottenendo degli ottimi risultati.
Sono stra felice, ovviamente seguo tutte le partite, non c'è neanche bisogno di dirlo! Sta facendo molto bene, dopo le prime giornate in cui sembrava che stesse andando un po' a rilento. Nelle ultime giornate sta giocando benissimo, anche con la Lazio ha fatto una partita strepitosa: è la logica conseguenza della forza del gruppo, l'Inter ha giocatori straordinari.
L'Inter, dopo averti lasciato in prestito per questa stagione, segue costantemente i tuoi progressi: sei spesso in contatto con i dirigenti nerazzurri?
Come con tutti i ragazzi in prestito, l'Inter continua a seguire i suoi giovani, guarda le partite, qualche volta mi vengono a vedere, è sempre presente.
Sei ancora in contatto con i compagni della Primavera?
Assolutamente sì, in questi anni all'Inter più che compagni di squadra ho trovato dei veri amici, alcuni di loro li porterò per sempre dentro di me, spero che il rapporto continui. Adesso mi sento ancora tanto con alcuni, con altri un po' meno, però i rapporti ci sono, e appena si può fa piacere rivedersi. Valietti e Zappa sono i due con cui ho più legato in questi anni, sono felicissimo di rivederli in Nazionale.
Una stagione per te importantissima, che potrebbe concludersi con il Mondiale Under 20 in Polonia: quali sono i tuoi obiettivi?
Sicuramente è una stagione importante, soprattutto perchè è la prima nei professionisti, e si dice che chi ben comincia è già a metà dell'opera! Non bisogna però viverla con l'ansia di commettere qualche passo falso che possa rovinare tutto, fa parte del mestiere. Cerco di viverla con tranquillità, anche i momenti di difficoltà fanno parte del processo di crescita, ovviamente punto ad averne il meno possibile. Spero che possa essere un anno bello, e che possa continuare così, sarebbe bello continuare così per tutto l'anno.
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