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ESCLUSIVA Serena: “Atletico Madrid? Il punto di forza è l’ambiente. Ma Inter favorita”

Fabio Alampi Redattore 

Il doppio ex di turno presenta la sfida tra nerazzurri e colchoneros: "Le tifoserie possono fare la differenza"

Sorteggio intrigante per l'Inter di Inzaghi: i nerazzurri affronteranno negli ottavi di finale di Champions League l'Atletico Madrid di Simeone. A tal proposito Fcinter1908 ha contattato in esclusiva Michele Serena, doppio ex di turno.

L'urna di Nyon ha riservato all'Inter di Inzaghi l'Atletico Madrid di Simeone.

"Poteva andare meglio, ma anche peggio. C'erano avversari più abbordabili, ma si potevano incontrare anche squadre molto più forti come il Manchester City. L'Inter affronterà una squadra che negli ultimi anni ha sempre fatto molto bene in Champions League, anche se è un po' di tempo che non raggiunge la finalissima. Bisogna stare attenti, l'Atletico è una squadra "antipatica" per tutti".

Quali sono i punti di forza dell'Atletico Madrid?

"L'Atletico è una squadra da temere. Uno dei punti di forza non è neanche in campo: è l'ambiente, che conosco molto bene. I tifosi riescono ad attaccarsi alla squadra in maniera morbosa, fanno sentire il loro affetto e per gli avversari diventa un problema in più. Ci sono delle vecchie conoscenze del nostro calcio: c'è Morata che sta ritrovando la via del gol con una certa facilità, c'è De Paul, poi Griezmann che è un attaccante di livello mondiale. Ci sono tante armi da poter sfruttare, l'Inter dovrà stare attenta, ma penso che l'Atletico non sarà stato contento di aver pescato l'Inter...".

Un confronto, sulla carta, aperto a tutti i risultati.

"Direi di sì, anche se vedo un po' più favorita l'Inter: la reputo una squadra molto forte, sapranno prepararsi al meglio e anche San Siro non è niente male come tifo e calore... L'Inter ha tutte le potenzialità per poter andare avanti".


Il fatto di giocare il ritorno a Madrid può penalizzare l'Inter?

"Solitamente sì, ma non per questa sfida. È sempre meglio giocare il ritorno in casa, può darti un piccolo aiuto. Lo stadio dell'Atletico non è più il Vicente Calderon, questo è più dispersivo, ma i tifosi sono sempre gli stessi: c'è un tifo morboso, ma lo stesso si può dire per Milano".

Imbattuta ma seconda nel girone: come valuta il cammino europeo dell'Inter?

"Lo reputo ottimo. Si va sempre alla ricerca del pelo nell'uovo, non si è mai contenti, ma in un girone duro ha portato a casa la qualificazione agli ottavi con due giornate di anticipo. C'è stato anche qualche cambio per poter preservare qualche giocatore in ottica campionato, dove sta dettando legge. Penso che la gestione sia stata ottimale".

L'Inter ha le armi per poter replicare la cavalcata dello scorso anno? O il puntare con decisione sul campionato rischia di togliere energie in Champions League?

"Da adesso agli ottavi vedremo sempre la squadra migliore, il doppio impegno non influirà. Basta guardare le squadre rimaste in corsa in Champions: sono tutte fortissime. Dopo questo turno ci sarà un'ulteriore scrematura, rimarrà il top europeo. Sarà difficile tornare in finale, ma l'Inter ha le potenzialità per farlo. Sarà una battaglia".


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