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Il fatto di giocare il ritorno a Madrid può penalizzare l'Inter?
"Solitamente sì, ma non per questa sfida. È sempre meglio giocare il ritorno in casa, può darti un piccolo aiuto. Lo stadio dell'Atletico non è più il Vicente Calderon, questo è più dispersivo, ma i tifosi sono sempre gli stessi: c'è un tifo morboso, ma lo stesso si può dire per Milano".
Imbattuta ma seconda nel girone: come valuta il cammino europeo dell'Inter?
"Lo reputo ottimo. Si va sempre alla ricerca del pelo nell'uovo, non si è mai contenti, ma in un girone duro ha portato a casa la qualificazione agli ottavi con due giornate di anticipo. C'è stato anche qualche cambio per poter preservare qualche giocatore in ottica campionato, dove sta dettando legge. Penso che la gestione sia stata ottimale".
L'Inter ha le armi per poter replicare la cavalcata dello scorso anno? O il puntare con decisione sul campionato rischia di togliere energie in Champions League?
"Da adesso agli ottavi vedremo sempre la squadra migliore, il doppio impegno non influirà. Basta guardare le squadre rimaste in corsa in Champions: sono tutte fortissime. Dopo questo turno ci sarà un'ulteriore scrematura, rimarrà il top europeo. Sarà difficile tornare in finale, ma l'Inter ha le potenzialità per farlo. Sarà una battaglia".
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