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Il derby di Milano è immortale per i ricordi che si porta con sé, per i trofei, per le storie indimenticabili, per il fascino unico di una partita e di una città che si specchiano nel mondo con gli occhi di una rivalità tanto infinita quanto particolare. Nel mondo del calcio esiste poco di paragonabile a Inter-Milan. Essenzialmente per tutto ciò che c'è oltre il campo, ma anche per le grandi firme che, nel corso di una straordinaria storia ultracentenaria, hanno segnato epoche indelebili della sfida rossonerazzurra. Una di queste porta il nome e il cognome di Aldo Serena, uno che il derby lo ha vissuto da entrambe le sponde. Tra ricordi e futuro, FCInter1908.it ha raggiunto in esclusiva l'ex grande attaccante, capocannoniere della Serie A in maglia nerazzurra nel 1988-89 con 22 reti, l'anno dello Scudetto dei record firmato Trapattoni.
Sig. Serena, sarà davvero il derby più bello degli ultimi anni come si dice in questi giorni?
Entrambe le proprietà hanno sicuramente la volontà e la disponibilità economica per fare le cose per bene. Vedo la voglia, sia di Inter che di Milan, di rinforzarsi e tornare ad alti livelli sia in Italia che in Europa. Certo, a livello continentale affermarsi è diventato molto difficile, dato che ormai ci sono concorrenti difficili da eguagliare. Ma se continueranno a crescere Inter e Milan possono tornare in vetta, nonostante quest'anno la partenza non sia stata delle migliori. In Italia, però, il gap dalla Juventus rimane ancora piuttosto ampio.
Inter-Milan: chi è la favorita?
La rosa dell'Inter qualitativamente è superiore a quella del Milan. Ha anche una fisicità maggiore. Ritengo che i nerazzurri siano favoriti, anche se credo che fin qui la squadra di Spalletti non abbia ancora espresso tutto il suo enorme potenziale. Nonostante ciò, è la seconda miglior difesa del campionato e farle gol è difficile, a differenza del Milan di Gattuso, che non ha ancora trovato i suoi equilibri difensivi. D'altra parte, però, i rossoneri hanno trovato Higuain, un grandissimo bomber.
Che differenze vede fra i suoi derby e quelli che si giocano in questi anni?
I nostri erano derby giocati soprattutto da giocatori italiani che avevano fatto il settore giovanile nell'Inter o nel Milan e che dunque vivevano una rivalità stratificata negli anni, che si sentiva molto nei giorni precedenti alla partita. Oggi questo un po' si è perso, anche se rimane la bellezza e il fascino di San Siro e dei colori delle due tifoserie.
Si parla tanto del grande duello fra Icardi e, appunto, Higuain. Chi preferisce?
Con questi due nomi siamo ai vertici mondiali. Credo che siamo ai livelli di Griezmann, tanto per fare un esempio, se non addirittura al di sopra. Certo, il francese ha caratteristiche diverse, ma loro due non hanno nulla da invidiare all'attaccante dell'Atletico Madrid. Se fossi un allenatore che gestisce una squadra offensiva con gioco sulle fasce sceglierei sicuramente Icardi, anche per la sua capacità di colpire di testa, superiore a quella di Higuain. Se invece volessi un attaccante con grandi capacità tecniche, in grado di cucire il gioco, sceglierei il Pipita.
Dove può arrivare l'Inter con Suning?
Mi sembra che quando un'azienda importante come Suning si lancia in una nuova avventura, sia sempre intenzionata a ripetere lo schema che l'ha portata al successo nel corso degli anni. La proprietà nerazzurra sta facendo le cose per bene, ha grande disponibilità di denaro e mi sembra che tenga molto al futuro dell'Inter. Le buone intenzioni per tornare ai vertici ci sono tutte.
Come vede i nerazzurri in Serie A e in Champions?
Credo che, in futuro, possa essere proprio l'Inter a spezzare il dominio della Juventus. In fondo, se guardiamo le altre squadre, il Napoli aveva quest'anno la grande occasione di avvicinarsi ai bianconeri dopo aver preso un allenatore come Ancelotti. Sul mercato, però, secondo me serviva qualcosa di diverso. Il Milan è un po' indietro, la Roma cambia troppo ogni anno. Non vedo altre realtà in grado di avvicinarsi così tanto come quella nerazzurra. In Champions, poi, si sono viste due vittorie di volontà: contro il PSV si è visto anche bel gioco. Se Spalletti e i suoi dovessero riuscire a portare via dei punti al Barcellona, allora la situazione sarebbe davvero in discesa. Superare un girone così difficile vorrebbe dire acquisire l'autostima per giocarsela con tutti.
Da grande attaccante, che impressione ha di Lautaro Martinez? Lo vedrebbe bene in campo insieme a Icardi?
Sono d'accordo con Spalletti quando dice che fare esperimenti in corsa, soprattutto quando le cose vanno bene, è difficile, ma a me piange il cuore vedere in panchina uno come Lautaro. Spero che col tempo Spalletti possa diventare un buon architetto costruendo una formazione che preveda lui e Icardi in campo insieme, avrebbero una forza contundente nei confronti delle difese avversarie davvero importante.
Anche lei si spinge a fare un paragone con Aguero?
Secondo me sono diversi dal punto di vista caratteriale: Aguero si accende e si spegne, pur essendo un cobra in area. Lautaro mi pare più uomo squadra: lavora per i compagni, non è mai domo. Certo, in molte movenze si somigliano.
Pronostico secco: chi vince il derby?
Fare pronostici sul derby è pericoloso, si dice sempre che vince chi è sfavorito. Sono sicuro però che sarà una grande partita. L'unica cosa che posso dire è che l'Inter ha senza dubbio qualcosa in più...
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