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ESCLUSIVA Severgnini: “Inter, tifosi siano orgogliosi. Lautaro? Vi racconto aneddoto con Zhang”

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Domani, a San Siro, arriva il Liverpool di Klopp. Su questo e altri temi, FcInter1908 ha intervistato in esclusiva Beppe Severgnini

Redazione1908

La sfida è di quelle impossibili ma l'Inter è pazza per definizione, può sorprendere. Domani, a San Siro, arriva il Liverpool di Klopp da grande favorito ma i nerazzurri se la vogliono giocare. Su questo e altri temi, la redazione di FcInter1908.it ha intervistato in esclusiva Beppe Severgnini, giornalista e saggista.

 Che tipo di match prospetta tra Inter e Liverpool?

 “Mi aspetto, in primis, una bella partita. Può sembrare banale, ma nel calcio ci sono tanto le partite belle, quanto meno belle”.

 Che tipo di avversario è il Liverpool, a suo giudizio?

 “Il Liverpool è una squadra contro la quale devi saper giocare. Disputare partite contro squadre di questo livello è sempre un banco di prova molto importante”.

 I nerazzurri hanno già affrontato, per esempio, il Real Madrid a livello di match di una certa caratura. La squadra di Inzaghi è all’altezza del confronto?

 “Io ho assistito alla partita contro il Real qui a Milano e, onestamente, l’Inter non giocò male. Possono tranquillamente stare a questo livello. I tifosi siano orgogliosi. Superare la fase gironi non era affatto scontato. Non poniamo limiti alla Provvidenza e vediamo cosa capiterà”.

ESCLUSIVA Severgnini: “Inter, tifosi siano orgogliosi. Lautaro? Vi racconto aneddoto con Zhang”- immagine 2

 A livello offensivo si aspetta un’Inter più “cinica”? Lautaro segna troppo poco?

 “Ovvio che mi aspetti più gol da Lautaro, ma ne ha sempre fatti e ne farà ancora. Per me parliamo di un attaccante raro da trovare, fortissimo. Non è un robot: ci va pazienza. Vi racconto un aneddoto…”.

 Prego.

 “Mi è capitato, in passato, di parlare con il presidente Zhang, ci presentò Zanetti. Mi chiese quale fosse un giocatore che non avrei mai voluto vendere. Io gli risposi Lautaro! E’ un giocatore di cui non si può fare a meno”.

 Patisce eccessivamente il dualismo con Sanchez?

 “Ma è normale! Una squadra come l’Inter deve avere più punte, in competizione tra loro. E’ così in tutti i top club”.

 Dovesse scegliere lei chi far giocare?

 “Non sono un allenatore, ma io voto Lautaro. Anche se, bisogna ammetterlo, Sanchez ha sempre fatto il suo. Ho la sensazione che lui avesse introiettato il giocare con Lukaku, che faceva più da boa. Dzeko è diverso…”.

 In male o in bene?

 “E’ un attaccante diverso. Spesso viene fuori dall’area di rigore e lancia Lautaro, che si ritrova a fare la prima punta. Lautaro, con lui, fa un ruolo più nuovo”.

 Chi si giocherà lo scudetto fino alla fine?

 “Inter, Napoli e Milan”.

 Teme anche Atalanta e Juventus?

 “Può succedere di tutto. Magari imbroccano un filotto e vediamo. Ma mi sembra che le tre che ho menzionato prima siano le favorite. E’ positivo essere a questo punto della stagione a lottare su tutti i fronti: in passato, a marzo, eravamo fuori da tutto. Invito tutti i tifosi interisti a riconoscere questo”.

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