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Stefano Torrisi, ex difensore proprio del Bologna e - tra le altre - dell'Atletico Madrid e ora dirigente del Ravenna, ha giocato in rossoblù ben sei stagioni, totalizzando 165 presenze, e ha parlato in esclusiva a FCINTER1908.IT a poche ore dal fischio d'inizio del match di San Siro.
Il Bologna ha già fermato l’Inter in casa: ti aspetti sorprese nella partita di stasera?
"Si affrontano le due squadre più in forma in Italia. Dipenderà dalle scelte dei due allenatori, se verranno fatti dei cambi o se giocheranno i titolari. Di sicuro in questo momento il Bologna è la squadra che gioca meglio in Italia, mentre l’Inter è la squadra con i giocatori più forti. L’Inter può deciderla con gli episodi e le individualità, il Bologna con il gioco”.
Qual è il segreto di questo Bologna? Come dividi i meriti di Thiago Motta, società e calciatori?
“Un merito dell’allenatore c’è sicuro perché il Bologna giocava benino anche con Mihajlovic, ma questo di Thiago Motta gioca molto meglio. Il merito della società è che nel tempo ha saputo investire, rivendere e reinvestire i giocatori. Il merito di Sartori è quello che sa trovare i giocatori forti, ma lo aveva già dimostrato al Chievo e all’Atalanta e lo sta dimostrando ora al Bologna”.
In campionato, dopo il successo sulla Lazio, la mini fuga dell’Inter può già segnare una svolta?
“L’Inter è una squadra che ha già fatto una finale di Champions, giocandola alla pari con il Manchester City. Ha una maturità tale e i giocatori hanno una capacità di sapersi imporre e una consapevolezza che fa sì che possano andare in qualunque campo, dominare e portare a casa il risultato. Il 3-0 a Napoli e il 2-0 contro la Lazio non è più una sorpresa”.
Hai giocato nell’Atletico Madrid e l’urna di Nyon ha stabilito l’accoppiamento tra Inter e Colchoneros: cosa ne pensi?
“Una partita molto complicata per l’Inter, perché è una squadra sa giocare specialmente in ripartenza con Thuram e Lautaro, mentre l’Atletico è una squadra che si sa adattare molto bene alle avversarie ed è una delle squadre composta da un gruppo storico longevo, ed è quella che ha fatto più risultati in continuità insieme al Real e al City negli ultimi anni. È quella con più esperienza di gruppo squadra che c’è adesso a livello europeo. Per l’Inter saranno due partite belle toste, non ne basta vincere una”.
Hai affrontato in carriera Inzaghi (3 volte) e Simeone (4 volte): come li valuti come allenatori e che sfida ti aspetti nel doppio confronto?
“Simeone è l’allenatore più pagato al mondo e sicuramente è un allenatore che con la sua squadra ha ottenuto il massimo. Inzaghi ha la pecca di aver perso la finale di Champions - ma Simeone ne ha perse due -, altrimenti staremmo parlando del miglior allenatore italiano degli ultimi anni. Giudicare sui risultati solo in campionato è un po’ sterile, perché l’Inter ha la squadra più forte. Si diventa grandi quando si vince anche in Europa. Simeone, non in Champions ma in Europa League, l’ha fatto. Inzaghi deve farlo”.
L’Inter può tornare in finale di Champions?
“In Champions ha beccato il sorteggio più duro, sono sicuro di questo. Dopo il City, l’Atletico è la peggior squadra che puoi incontrare in questa fase. Incontrando una squadra come il Barcellona, l’Inter sarebbe stata senza dubbio favorita”.
Sul campionato:
“L’Inter è certamente la favorita. Vedo solo i nerazzurri e la Juve nella corsa allo Scudetto. Milan e Napoli? Non sono in corsa, i partenopei secondo me resteranno fuori dalle prime 4 e non si qualificheranno per la prossima Champions League”.
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