Samuel Eto'o ha deciso di spiegare tutto, della sua diatriba con la Sampdoria, tramite una conferenza stampa organizzata in un hotel milanese. La ragione dello scontro è il trattamento riservato a Fabrice Olinga, un giovane ragazzo camerunense presentato dallo stesso Samuel Eto'o ai blucerchiati. Queste le parole, rilasciate in francese, dall'ex giocatore nerazzurro: "Buongiorno a tutti. Non voglio parlare in italiano perché non sono perfetto. Voglio utilizzare le frasi e le parole giuste per questa vicenda. Ho sempre cercato di essere gentile, di essere un galantuomo durante tutta la mia carriera, e penso che la galanteria non abbia prezzo. Quando c’è da dire no, però, bisogna dirlo. Ho sempre lottato nella mia carriera per essere contro queste situazioni. Non voglio essere molto lungo, chiedo solo al presidente Ferrero e a Romei, a cui ho dato molta fiducia, di fare il giusto e quello che è giusto che facciano. Spero che tutti i messaggi che ricevo dal presidente siano dimostrati con i fatti. Ho sempre creduto al presidente Ferrero e ci credo ancora, voglio che lui risolva la situazione, specialmente per la grande squadra che è la Sampdoria. E spero che queste cose non accadano mai più nel calcio".
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Eto’o: “Ferrero, rispetta i patti! Moratti, te lo chiedo in ginocchio ma torna”
Samuel Eto’o ha deciso di spiegare tutto, della sua diatriba con la Sampdoria, tramite una conferenza stampa organizzata in un hotel milanese. La ragione dello scontro è il trattamento riservato a Fabrice Olinga, un giovane ragazzo...
IL RAPPORTO CON FERRERO E L'ADDIO ALL'ITALIA - "Ferrero? Ho sentito il presidente ancora una settimana fa. Mi ha mandato una bellissima foto di noi due assieme, e ho replicato mandando un’altra foto di noi due assieme. Dopo ho inviato un messaggio più duro nei suoi confronti, che però rimane tra noi due. Perché ho lasciato la Samp dopo soli 6 mesi? Ero contento quando sono tornato in Italia nel gennaio 2015. Ho ritrovato un paese che mi ha portato alla mente tanti bei ricordi. Ho ritrovato un ambiente che ho sempre sognato a Bogliasco, una vita discreta dove poter fare le mie cose. Dopo tutto quello che è successo, ho avuto diverse opportunità e ho deciso di partire e andare in Turchia. Perchè questo ragazzo - descritto come un fenomeno - alla fine non gioca in Belgio? Bene, vorrei rispondere con un’altra domanda. Ho letto l’articolo che avete scritto su di me, ma io non ho giocato al Real Madrid, non ho giocato all’Espanyol, eppure questo non leva il grande giocatore che sono diventato. Sono cose che possono succedere nel mondo del calcio. A parte tutto questo, ci sono giocatori con meno qualità che giocano per decisioni tecniche".
MORATTI UN PADRE - "Cosa penso del calcio italiano? Mancano le persone come Moratti. Mi farebbe piacere vedere Moratti presidente. L'Inter ha bisogno di lui? Non solo lui, il calcio ne ha bisogno! In passato ho detto che il presidente più simpatico che ho avuto è Ferrero, ma a livello di presidente in sè, Moratti è stato come un padre, per tutti e non solo per me. E' un vero uomo e non devo nasconderlo. Sono andato via dalla Samp per guadagnare di più? Bugia, bugia! Ero molto contento di essere alla Sampdoria e giocare con quei fantastici tifosi, ma piano piano l'illusione che avevo è andata scemando ogni giorno. Volevo fare altre cose con la Sampdoria, purtroppo non sono andate come volevo. Ma il ricordo del club è molto positivo".
CHAMPIONS LEAGUE - "Mi manca la Champions? No perchè ho vinto tutto di tutto questo (ride). La finale ideale per me sarebbe Barcellona-Psg, perchè sono le squadre che tifo. Nel calcio non si sa mai. Ho visto il Wolfsburg battere il Real Madrid. Messi ancora numero uno? Sì e sempre lo sarà"
MOU e MIHA - "Se tornerei a lavorare con Mou? Dopo tutto io sono sempre un amico. Ci sono alti e bassi tra amici ma alla fine gli amici si ritrovano sempre. Con Mihajlovic ho legato poco? Mihajlovic lo apprezzo molto, ha fatto il suo ruolo alla Sampdoria. E’ uno degli allenatori più bravi della sua generazione, alcune volte ha fatto delle scelte che io ho sempre rispettato".
INTER - "Che idea mi sono fatto dell’Inter? Con tutto quello che abbiamo vinto dobbiamo dare tempo all’Inter di ricostruire tutto. La gente come papà Moratti è molto importante per il mondo del calcio. Ho avuto la grande fortuna di lavorare con lui. Il presidente ad Abu Dhabi ci ha fatto un discorso che mi ha impressionato molto dopo la vittoria nel Mondiale per Club. Se veramente vuole rientrare nel calcio, anche io mi metterò in ginocchio davanti a lui perchè rientri. All’Inter avevamo una squadra di uomini, quella è la differenza. Se parli di grande squadra parli del Barcellona. In confronto alla nostra, la gente pensava che potessimo perdere 6-0 col Barcellona".
ETO'O MISTER - "Io tecnico? Mi piacerebbe, non so se sarà al Barça, all’Inter o da altre parti. Ma quando comincerò ad allenare, vincerò come ho fatto da giocatore".
CALCIO EUROPEO - "Che calcio vedo oggi? Amo il Leicester di Ranieri, mi piace tanto e vincerà sicuramente il campionato. Mi piace il Manchester United di Van Gaal. Lo abbiamo tanto criticato, ma è uno dei pochi grandi club che gioca con dei ragazzi giovanissimi. E’ la squadra che rischia di vincere domani. Poi sono sempre innamorato del Barcellona. Un giocatore che mi ha colpito? Sempre Iniesta e Messi. Vardy? E’ molto bravo, ma il vero fenomeno del Leicester è Ranieri, incredibile"
RITORNI - "Se mi piacerebbe un giorno tornare ad allenare l'Inter? Si, un giorno sì. Ibra in Italia? Sta bene dove sta. Sarei contento se tornasse all'Inter"
(dagli inviati di FCINTER1908.it)
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