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Fassone: “Troppe speranze in Mazzarri. Mancini quarto? Si pensava di più. L’Inter…”

A Radio Crc, nel corso di “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma, è intervenuto Marco Fassone, ex direttore generale di Inter e Napoli. Fassone ha parlato della sfida di sabato sera, del suo futuro e del rendimento di Roberto...

Daniele Mari

A Radio Crc, nel corso di "Si Gonfia la Rete" di Raffaele Auriemma, è intervenuto Marco Fassone, ex direttore generale di Inter e Napoli. Fassone ha parlato della sfida di sabato sera, del suo futuro e del rendimento di Roberto Mancini da allenatore dell'Inter:

“Mi manca un po' il campo, ma sto abbastanza bene. Il Napoli ha disputato un campionato eccezionale ed è ancora lì. Il livello si è alzato nella parte alta della classifica così come si è abbassata la media punti per la salvezza. Inter-Napoli la vedrò alla tv, come ho fatto anche nelle precedenti partite. 

A Napoli ho trascorso due anni belli e di crescita. Abbiamo vinto la coppa Italia contro la Juventus imbattuta, e quello era il mio ultimo giorno di Napoli e lasciare la città con quella festa è un ricordo indelebile. Sono stati due anni costellati da una cavalcata importante mentre a Milano ho vissuto anni diversi, in cui sono stato coinvolto in ambiti professionali anche diversi. 

Nello scontro diretto tra Juve e Napoli c’è stato equilibrio, poi nell’arco della stagione è la continuità che fa la differenza e per come era partita la stagione, va fatto un plauso ai bianconeri. Adesso, la Juve si trova avviata verso il quinto scudetto consecutivo e mi piace ricordare che quando Agnelli prese la Juve fece un settimo posto e poi decollò. Vincere 5 scudetti di fila in Italia è un’impresa storica.

La partita di ieri aveva angoli di difficoltà per il Napoli che veniva da una settimana particolare, ma gli azzurri hanno messo in campo sicurezza e tutte le componenti hanno sostenuto la partita e questa la dice lunga sul fatto che il Napoli non intende mollare. Non avrà la continuità della Juve, ma inizia ad avere la maturità della grande squadra".

MAZZARRI E MANCINI - "Mazzarri all’Inter non ha fatto male, è arrivato in una squadra cantiere, ma ha lottato ed ha subito conquistato un quinto posto in un’annata strana dovuta dal cambio di proprietà. Poi, ha avuto una partenza non ottimale l’anno successivo perché erano riposte in lui speranze anche superiori a quello che poteva essere. Mancini se arrivasse quarto, migliorerebbe il quinto posto dell’annata scorsa, ma anche in questo caso ci si aspettava qualcosa in più e la società farà le sue valutazioni. 

Mi piacerebbe lavorare ancora con Mazzarri, è un grande professionista e sono certo che troverà un’opportunità importante e divertente. Nel calcio a volte ci si riunisce, vedremo. 

Sarri nella nostra serie A è probabilmente l’allenatore che si è messo più in luce perché ha assorbito egregiamente il passaggio da una piazza piccola ad un’altra delicata in cui le pressioni si sentono dando una qualità di gioco del Napoli incredibile. Questa straordinaria storia di Ranieri la dice lunga sulla bellezza che il nostro prodotto in termine di allenatore sa fare. 

INTER-NAPOLI  - "Thohir l’ho sentito poco, ma ho buoni rapporti con lui e anche con De Laurentiis.  Sabato non tiferò per nessuno, la mia spettanza è che entrambe le squadre abbiano tutte le soddisfazioni che meritano”. 

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