FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

copertina

FCIN1908 / Casadei-Inter, la verità è che non gli piaci abbastanza: perché?

FCIN1908 / Casadei-Inter, la verità è che non gli piaci abbastanza: perché? - immagine 1
Riflessione sul salto che i giovani talentuosi del settore giovanile fanno per ritagliarsi uno spazio in serie A: raramente con la maglie dell'Inter

Sabine Bertagna

Perché il Chelsea crede in Casadei e l'Inter no? A voler essere sintetici la domanda che tanti tifosi nerazzurri si stanno ponendo in questa estate di calciomercato potrebbe essere proprio questa. E non è per nulla una domanda banale. Perché Cesare Casadei, che piace e tanto al Chelsea, non piace sufficientemente anche all'Inter? Potrebbero esserci obiezioni legittime e ragionate a riguardo. Ci offrirebbero un bel gruzzoletto? Casadei non è pronto per il salto in serie A? Perché a centrocampo siamo a posto così? Eppure, nessuna di queste obiezioni è convincente. E la spiegazione esula addirittura dalle indubbie potenziali qualità che Casadei ha e sta dimostrando di possedere.

FCIN1908 / Casadei-Inter, la verità è che non gli piaci abbastanza: perché?- immagine 2

La verità è che negli anni passati questo discorso avremmo potuto farlo per numerosi giocatori che in un modo o nell'altro non sono stati considerati da Inter. O sui quali semplicemente l'Inter ha deciso di non investire. Perché i giovani talentuosi e promettenti sono passati da qui e alcuni qui ad Appiano ancora ci gravitano (Zaniolo, Vanheusden, Bonazzoli, Pinamonti, Satriano, Pirola ecc...). La politica della società nerazzurra non pare però essere troppo sensibile ai baby talenti. Come è possibile che nessuno di loro sia riuscito a ritagliarsi uno spazio tra i grandi dell'Inter? Ci stupiamo sempre quando un grande club estero porta in prima squadra un giovane cresciuto nel suo vivaio e questo giovane fa vedere la stoffa che ha. Qui all'Inter sembra una cosa semplicemente non fattibile.

FCIN1908 / Casadei-Inter, la verità è che non gli piaci abbastanza: perché?- immagine 3

Gli anni passano ma i giovani che si mettono in evidenza in Primavera continuano a non trovare un raccordo con la prima squadra, se non per gli allenamenti. È come se il lavoro molto attento e scrupoloso di un settore giovanile spesso e a ragione esaltato da Beppe Marotta non trovasse - per un motivo o per l'altro - la giusta prosecuzione e si interrompesse bruscamente lasciando i giovani in balia delle poco romantiche logiche di mercato. Non è solo un lavoro che rimane un po' incompiuto, ma è proprio il messaggio ad essere palesemente sbagliato. Non crediamo in voi o non ci crediamo abbastanza. E per un ragazzo che ha iniziato a giocare nel settore giovanile e che a volte è anche innamorato di questi colori non è sicuramente un messaggio motivante. Prendiamo Dimarco, per esempio. È tornato qui dove tutto era incominciato ma in mezzo quanta fatica e quante maglie indossate. Quanti rischi di perdersi, quanti di mollare.

Dimarco Inter applausi San Siro

Oltretutto l'Inter avrebbe proprio bisogno di ritrovarsi in casa il giocatore talentuoso senza dover mettere mano al portafoglio visto e considerato che le risorse economiche sono quelle che sono. C'è un bisogno estremo di svecchiare l'età degli obiettivi di mercato. Di non rimanere impelagati negli ingaggi troppo ingombranti che non permettono a quei giocatori, acquistati perché reputati delle occasioni, di avere mercato. Fai fatica a vendere e quindi svendi. Fai fatica a vendere anche giovani di valore come Andrea Pinamonti e questo è obiettivamente un problema. Perché? Perché alla fine quando non ci credi abbastanza gli altri lo capiscono e tirano sul prezzo. Ti portano esattamente lì dove vogliono loro. Non solo sarebbe bello che Casadei rimanesse all'Inter, ma che l'Inter decidesse di impiegarlo - con le giuste riflessioni sul come, dove e quanto - per dargli l'occasione di dimostrare che può diventare un certo tipo di giocatore. I soldi che ci potrebbe corrispondere il Chelsea per un'operazione di questo genere non metterebbero comunque a posto nessuno dei nostri problemi o delle nostre mancanze in rosa. Un discorso, questo, che forse si sarebbe potuto fare anche per Pirola o per Franco Carboni. Due ruoli in cui, guarda caso, hai anche necessità di sostituti in panchina. Sarebbe fantastico che, ogni tanto, uno dei giovani talenti potesse arrivare in prima squadra per la via più diretta. Di certo non quella più facile. Essere giovani all'Inter, di questi tempi, non è facile per nulla.

FCIN1908 / Casadei-Inter, la verità è che non gli piaci abbastanza: perché?- immagine 5
tutte le notizie di