"Diego era l'essenza del calcio. Non si può paragonare ai calciatori di oggi. Era carismatico, aveva una personalità incredibile: era leader sotto tutti i punti di vista". Fulvio Collovati, ex calciatore dell'Inter e campione del mondo nel 1982 con la Nazionale Italiana, ha ricordato con grande emozione in esclusiva ai microfoni di FCINTER1908.IT Maradona dopo la notizia della scomparsa del 'Pibe de Oro' all'età di 60 anni. "Non potrò mai dimenticare quella volta in cui disse all'arbitro di non ammonirmi: vestivo la maglia del Genoa e dopo uno scontro di gioco riferì al direttore di gara che non si trattava di un intervento grave e che non avrebbe dovuto ammonirmi".
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ESCLUSIVA Collovati: “Mai vista l’Inter di Conte così molle ma no esonero. La gara da scintilla è…”
L'ex calciatore nerazzurro ha espresso il suo pensiero sull'Inter e ha ricordato Maradona in esclusiva a FCINTER1908.IT
A pochi giorni dalla scomparsa di Diego Armando Maradona, una data che rimarrà indelebile nella storia del calcio e dei suoi amanti, l''ex calciatore nerazzurro ha espresso il suo pensiero sull'Inter e ha ricordato Maradona in esclusiva a FCINTER1908.IT.
Una prestazione negativa, quella dell'Inter contro il Real, a cui Collovati non riesce dare una spiegazione: "Ho visto un'Inter troppo molle e remissiva per essere vera. Questa non è l'Inter di Conte! Non si tratta di una questione di uomini o di assetto tattico. È una squadra sfilacciata e demotivata. Le squadre di Conte possono perdere, come tutte le altre, ma lo fanno sempre con la bava alla bocca, questa Inter no! Ha perso l'aggressività tipica del suo allenatore".
La qualificazione agli ottavi di finale è ancora possibile?
"Non mi illudo. L'Inter deve innanzitutto vincere le sue due gare, poi sperare nelle altre. I nerazzurri devono recriminare sul percorso fino ad ora con appena due punti conquistati. Fallimento in caso di eliminazione? Certamente sarà un danno enorme per la società, ma è presto per fare bilanci".
L'Inter e Conte potrebbero salutarsi già a stagione in corso?
La formazione nerazzurra subisce ancora due reti in casa. Secondo lei quali sono le cause di questa difficoltà difensiva?
"Credo si tratti di un insieme di fattori. Per prima cosa la condizione degli interpreti: Handanovic, De Vrij e Skriniar non sono al massimo a causa di diversi problemi fisici. Poi c'è la questione legata al modulo: Hakimi e Perisic sono troppo offensivi e non garantiscono protezione. Conte sa che deve ritrovare compattezza: con essa non solo vinci ma dai sicurezza alla fase difensiva. Un gol con Lukaku e Lautaro lo trova sempre: il tecnico deve trovare esterni più difensivi".
Come può arrivare la svolta in questa stagione?
"L'Inter deve tornare ad avere il DNA dell'anno scorso. Lo stesso Conte ha parlato dopo il Torino e alla vigilia della partita con il Real di una scintilla. Un messaggio che, però, i calciatori non hanno recepito. Questa squadra è abulica. Serve la scintilla: secondo me potrebbe arrivare nella partita contro il Napoli, con una grande prestazione e una vittoria. La classifica è molto corta e l'Inter ora ha bisogno restare a contatto con la vetta nonostante un momento poco brillante.
Altra partenza sbagliata: come spiega l'ennesimo approccio errato degli uomini di Conte?
"Secondo me il primo ad essere stupito è proprio Conte. La squadra deve ritrovare sé stessa e deve tornare ad essere quella che è arrivata in finale di Europa League e giocava a ritmi altissimi".
"No. Semplicemente il suo arrivo è stato accompagnato da aspettative troppo alte. Ieri sera ha avuto un atteggiamento eccessivo. Il cileno deve tornare ad essere un lottatore, un leader carismatico, e a fare gol con gli inserimento. Non è questo il vero Vidal: anche lui è consapevole che c'è qualcosa che non va".
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