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FCIN1908 / Conte e Marotta giocano insieme: richiesta a Zhang e voglia di vera Inter
Prima i 275 milioni dell'operazione di Oaktree, poi l’incontro con Beppe Marotta e Antonio Conte. Il presidente dell’Inter, Steven Zhang, ha ben chiara la scaletta delle priorità, anche perché il tempo sfila via veloce. Dopo aver festeggiato lo scudetto, è ora di programmare il futuro. Ecco perché c’è tanta attesa per un confronto che determinerà gran parte delle strategie nerazzurre, un incontro cui i vertici nerazzurri arriveranno con molte domande. Tanto è vero che dovrebbero essere presenti tutti i dirigenti al fianco di Antonio Conte.
Perché in viale della Liberazione hanno capito che sarà importante tagliare, ma ancora nessuno ha capito di quali numeri si parli con esattezza. Domande a cui Steven Zhang potrà finalmente rispondere forte di un nuovo socio di minoranza, un socio ben più presente rispetto a LionRock. Anche economicamente.
Beppe Marotta, in primis, chiede chiarezza e un programma sportivo di livello. Il suo è un ruolo operativo e l'amministratore delegato nerazzurro non sembra smanioso di limitare il proprio campo d’azione. Vuole continuare a sentirsi amministratore delegato con pieni poteri e non vedersi trasformare in colui che smantella la squadra appena laureatasi campione d'Italia. I soldi di Oaktree potrebbero essere un argomento decisamente convincente in mano a Steven Zhang.
Un discorso che vale anche per Antonio Conte. Il tecnico è ben consapevoleo del momento difficile del calcio, italiano e mondiale. Non ha pretese irragionevoli sul mercato ma chiede la conferma del gruppo che ha riportato lo scudetto a Milano. Almeno nei pezzi forti.
La differenza tre Villa Bellini e l’attuale confronto, che avverrà domani (si sussurra in tarda mattinata), è proprio questo: mentre in passato Marotta e Zhang erano allineati, con Conte dall’altro lato a chiedere chiarezza, questa volta tecnico e amministratore delegato sono sulla stessa barca e attendono con ansia che il presidente comunichi loro il nuovo progetto. O almeno la conferma del progetto.
Anche i tifosi aspettano con ansia. C'è voglia di Inter, nei dirigenti e nello staff tecnico. Voglia di vera Inter: la seconda stella non deve essere utopia.
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