Prima della "maledetta" sosta per le nazionali l'intenzione in casa Inter era quella di affrontare il tour de force - fatto di derby, Champions League e campionato - con la carta del turnover e dei 5 cambi. Per questo motivo, Antonio Conte aveva anticipato che in allenamento ogni giocatore avrebbe dovuto farsi trovare pronto ad assolvere compiti anche diversi innescando lo stesso spartito e la stessa musica. Anche in caso di interpreti diversi. Una strategia per farsi trovare pronti e per sfruttare la panchina lunga.
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FCIN1908 / Inter, Conte “dispiaciuto”. Primavera, ecco il perché della decisione presa insieme
Sabato alle 18 è in programma il derby tra Inter e Milan: ma quanti saranno gli assenti? Le motivazioni della decisione presa sulla Primavera
Quella panchina, però, ora tanto lunga non è più. Il Covid ha praticamente decimato i nerazzurri con Skriniar, Bastoni, Nainggolan, Gagliardini, Radu e Young risultati positivi. Viene da sé che le possibilità di sfruttare una rosa pensata per sopperire agli infortuni/imprevisti diventano improvvisamente limitate. Di 23 giocatori in rosa sei sono fuori per Covid (Bastoni potrebbe rientrare in tempo per il derby, ma è comunque fermo da giorni e andrà valutato). A questo punto meglio tenersi tutte le opzioni aperte.
Proprio in quest'ottica la partita di Primavera in programma tra Inter e Genoa è stata rinviata a data da destinarsi. Le due società si sono confrontate e di comune accordo hanno preso questa decisione per supportare al meglio le prime squadre in un momento così delicato. Potrebbe rivelarsi utile, infatti, poter attingere dal bacino della Primavera in caso di bisogno.
Rimane il dispiacere di Antonio Conte, come appurato da Fcinter1908, per la situazione generale con la quale ci si avvicina ad una partita così sentita e importante come il derby. Il tecnico riavrà tutto il gruppo al completo solo nella giornata di venerdì per un ultimo (e per tanti, unico) allenamento. Milan Skriniar, intanto, è ancora in Slovacchia. Il difensore sta rispettando l'isolamento e potrebbe rientrare a breve (esauriti i 10 giorni previsti dal governo italiano e salvo disposizioni diverse dalle autorità locali). Quel che è certo è che la pausa per le nazionali ha complicato pesantemente la vita ai club e - come ha lasciato intendere Mancini - ha anche "spaventato" i giocatori. "Qualcuno potrebbe non venire a novembre", ha dichiarato il ct in conferenza stampa ieri. Forse, anche più di qualcuno.
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