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ESCLUSIVA Longhi: “Eriksen? Il fratello snaturato. Lukaku top 3, sbagliavo a pensare…”

Intervistato da FCINTER1908, il giornalista ha parlato del momento dei nerazzurri: "Barella patrimonio dell'Inter e dell'Italia"

Andrea Della Sala

L'Inter sta recuperando tutte le pedine e presto Conte potrà contare su tutto l'organico. Del momento dell'Inter, ma anche di quello di Eriksen e Barella, oltre che dello straordinario apporto di Lukaku, FCINTER1908 ne ha parlato col giornalista Bruno Longhi:

CAMBIAMENTO - "Tutto il campionato sta subendo questo cambiamento, basta vedere l'ultimo turno con 41 gol messi a segno. Non è tanto la dimensione europea, ma il fatto che si giochi in stadi vuoti che danno meno pressioni ai difensori che sono un po' meno attenti. Anche lo stesso Conte ha un atteggiamento diverso, lui è uno che si fa caricare dal pubblico e a sua volta carica il pubblico. Adesso è tranquillo, non sembra nemmeno Conte, non so se è una questione di maturità. Rimane la certezza di avere una squadra, al netto del Covid, che ha un potenzialità enorme. Ottimi titolari, ottime riserve. Anche lo scorso anno partite incredibili, come col Dortmund e il Barça, solo che le ha fatte a metà. Poi è arrivata in finale di Europa League, quindi la dimensione europea già c'era".

ERIKSEN - "Eriksen non c'entra niente con l'Inter. Conte si sforza a metterlo in campo e a dargli fiducia, ma è un corpo estraneo, anche a livello di atteggiamento. Il ragazzo non fa nemmeno un fallo, l'Inter sa che quando gioca con Eriksen ha delle difficoltà. Ma soprattutto perché le ha lui le difficoltà. Se fosse l'Eriksen del Tottenham sarebbe tutto un altro discorso, ma questo è il fratello snaturato di tutte quelle che sono le sue caratteristiche. Si parla molto di lui, ma è un giocatore che non fa parte dell'Inter". 

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BARELLA - "A Genova ha dato la svolta, in Champions ha corso ma è stato disordinato. Ha questa foga ed entra sempre, è un patrimonio dell'Inter e del calcio italiano, ma in alcune partite deve essere più ordinato. L'Inter ha davanti Lukaku che se non è il più forte centravanti del mondo, è tra i primi tre e avere un potenziale così davanti è tanta roba". 

VIDAL - "Ho visto i voti dati a lui dopo la partita col Genoa, io sono rimasto impressionato dal movimento, dai palloni che ha recuperato. Poi vedi 6 a Eriksen e 5,5 a Vidal, ma lui non ha sbagliato un pallone. Se Conte avesse un perno da mettere davanti alla difesa, lo metterebbe più avanti. Lui si sta adattando, è un po' pericoloso perché entra sempre, ma sta facendo bene. Brozovic non sta giocando bene come lo scorso anno, quando deve chiudere va un po' in difficoltà. Non è un momento positivissimo per Brozovic e Perisic. Se Sensi sta bene il centrocampo è Sensi, Barella e Vidal. Conte dai due attaccanti e dai tre dietro non si staccherà mai, lui gioca così e da lì non si sposta". 

LUKAKU - "Quando non sai cosa fare gli butti il pallone lì e lui ci arriva. Nelle prime 3-4 uscite della passata stagione pensavo non sapesse giocare a pallone, ma aveva ragione Conte. Ora è una forza della natura".

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CHAMPIONS - "Con lo Shakthar servirà sicuramente un'Inter più aggressiva di quella del primo tempo del Genoa. Si capiva che era un'Inter che aspettava i cambi giusti per poi infilare il Genoa. Lo Shakhthar non è cambiato molto, ha grande tecnica, ma se vuoi acquisire una dimensione europea devi andare lì e vincere la partita". 

DARMIAN - "È molto più forte di quello che mi aspettassi, ma perché arrivava da un periodo in cui allo United giocava poco, mentre al Parma si limitava al compitino. Le partite in cui è stato messo in campo ha giocato come un giocatore dell'Inter, non come uno dei migliori, ma come uno che nell'Inter ci sta. Ovviamente Hakimi è di un'altra categoria. Ma anche lo stesso D'Ambrosio... lui la partita te la fa sempre, lo trovi ovunque e poi ha fatto anche un sacco di gol".

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