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Archiviata la prima amichevole dell’estate 2016, l’Inter è tornata a lavorare in mattinata. Il programma di oggi, oltre alla seduta mattutina, ha inserito in scaletta il pranzo in altura (a Kronplatz, a 2.275 metri di altezza), con rientro in campo fissato per lunedì pomeriggio. I giocatori riposeranno fino a quel momento, per poi ripartire e mettere nelle gambe buoni carichi di lavoro. Il test contro gli austriaci del WSG Wattens non ha regalato spettacolo e, anzi, ha in parte deluso il pubblico accorso a Riscone di Brunico. Niente di preoccupante dopo pochissimi giorni di lavoro, ma forse anche per questo, per tenere alta la tensione dopo uno scialbo 0-0, mister Mancini ha voluto calcare la mano nell’unico allenamento odierno, mostrando tutta la sua carica.
Gruppo diviso in due parti, fra i titolari e le riserve di ieri: su uno dei campi dell’impianto trentino, il Mancio ha provato diverse tipologie di azioni costruite sia per offendere che per difendere, senza mollare davvero niente. 'Spietato' soprattutto sotto porta, lì dove non ha accettato il minimo errore: il primo a farne le spese è stato Dodò, il laterale tutto mancino colpevole di un errore col destro. Mancini glielo ha fatto ripetere, nello stesso identico modo, fino a quando non ha visto il pallone gonfiare la rete: primo tiro parato, secondo a lato, terzo alto, quarto sul palo, il quinto finalmente dentro. Lo stesso scotto è toccato poi ad Andrea Pinamonti, il più piccolo del gruppo (classe ’99), bravo a reagire bene - al secondo tentativo - incrociando con personalità il mancino su cross dalla sinistra. Altro giocatore fuori forma sotto rete (nonostante la buona prova contro il Wattens) è stato Biabiany: per due volte il mister lo ha ripreso, regalando altrettanti siparietti. Il primo errore è arrivato più o meno dal dischetto del rigore: tiro sparato alto su cross dalla destra. Subito da rifare: il gol arriva (rasoiata alla sinistra di Berni), ma il Mancio non è comunque soddisfatto. Sai come si fa? Ecco qua: palla sotto il sette. Raccolti gli applausi dei tifosi sugli spalti, il tecnico nerazzurro si è ripetuto poco dopo, sullo stesso Biabiany: altro errore a tu per tu con il portiere, Mancini si sfoga inginocchiandosi a terra. Altro giro, altra corsa, sfruttata bene dall’ex Parma: evitato un altro tutorial…
L'ultimo spunto offerto dall’allenamento domenicale riguarda Juan Jesus, considerato da molte fonti vicinissimo alla Roma. Con lui Mancini si è soffermato per alcuni minuti, spiegandogli - fra un esercizio e l’altro - come migliorare i suoi movimenti tattici. Un colloquio breve ma intenso, post esercitazione dell’11 visto dal primo minuto contro il Wattens. Per certi versi, il centrale brasiliano non sembra affatto una pedina destinata ad un addio imminente. Andrà davvero alla Roma? Tutto può essere, ma alcuni indizi fanno pensare ad un affare seriamente in stand-by.
(Dagli inviati di FCINTER1908.it a Brunico, Dario Di Noi e Andrea Della Sala)
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