Ci sono dinamiche a mercato aperto che rischiano di mandare all’aria in un attimo strategie messe a punto in settimane, se non mesi, di intensa pianificazione. L’Inter, ad esempio, sapeva dopo Istanbul di dover fronteggiare una rivoluzione importante, ma aveva fissato dei punti fermi dai quali ripartire: tra questi, come noto, c’era Romelu Lukaku. Tutti sanno come è andata a finire, alcuni però ignorano il macigno scagliato verso la dirigenza nerazzurra. Marotta e Ausilio erano convinti di trovare una soluzione col Chelsea, cosa infatti accaduta, prima che il voltafaccia del belga vanificasse ogni sforzo.
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FCIN1908/ Questione punta, l’Inter riflette: Taremi (per ora) ancora sul tavolo
Non una batosta facile da assorbire per l’intero ambiente, tantomeno per il club, costretto a correre ai ripari. Coniugare le esigenze del mister al diktat sempre chiaro e incombente della proprietà non è esercizio facile e per questo i tempi si sono dilatati.
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Scamacca poteva essere un buon compromesso, ma solo a certe cifre. L’inserimento dell’Atalanta gli ha tolto l’etichetta di opportunità di mercato, costringendo ad una nuova virata. I nomi sul tavolo, stando a quanto raccolto da Fcinter1908.it, continuano ad essere quelli noti: in lista c’è anche Taremi, non uscito ancora dai radar. In viale della Liberazione sanno che su di lui c’è il Tottenham, ma continuano a monitorare la situazione.
C’è bisogno di un tempo per schiarirsi bene le idee e trovare un nuovo punto di incontro, anche perché le alternative, da Balogun a Morata, presentano tutte ostacoli di natura economica non facilmente superabili. Nella settimana di Sommer, Samardzic e anche di Emil Audero, ormai in chiusura, ci sarà margine per nuovi confronti, prima di affondare il colpo. Il campionato è alle porte, certo, ma guai a farsi prendere dalla frenesia: il tassello è troppo importante per essere sbagliato.
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