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Per un attimo si è respirata davvero l'aria del ritiro, qui a Lugano. Non sono molte le occasioni per avvicinare l'Inter, che da lunedì ha iniziato a lavorare a ritmi intensi e concentrati sulla prossima stagione. Come se lo slogan di questa prima settimana di Conte in nerazzurro dicesse il futuro è qui, adesso. Non c'è più tempo da perdere, insomma. La famosa maglia sudata, che qui sotto il sole di Lugano è decisamente una costante piuttosto assodata, i volti dei giocatori sui quali leggi la fatica vera, ma anche i sorrisi che emergono dalle immagini raccolte da Inter TV e che raccontano un gruppo che si sta compattando in vista dei primi test e delle prime sfide. Domenica, contro il Lugano, la curiosità esacerbata dalle modalità blindate del ritiro troverà finalmente un po' di pace. Forse.
Arrivano in hotel i giocatori, dopo l'allenamento intenso del mattino. Accaldati e affaticati. Pare che i nerazzurri abbiano alzato la richiesta giornaliera di ghiaccio (300 kg al giorno non sarebbero sufficienti) per poter permettere ai giocatori (all'interno dello stadio) di usufruire di sedute refrigeranti dopo le fatiche del campo. La classica passeggiata nel torrente di montagna, tipica dei ritiri estivi, per intenderci. Le facce dei calciatori raccontano che le frasi sul lavoro e sulla maglia sudata pronunciate nella conferenza stampa di presentazione di Conte non erano semplici slogan per accattivarsi l'opinione pubblica.
Nonostante la stanchezza Skiniar e de Vrij accontentano i tifosi e si fermano per qualche minuto fatto di selfie, di complimenti veloci e qualche autografo. Si fermano anche Perisic e Nainggolan, gli ultimi a scendere dal pullman. Radja non si sta risparmiando, è stanco e provato. Una tifosa gli dice: "Siamo qui dalle sei di mattina" e lui con un sorriso risponde: "Allora adesso andate a riposarvi". E poi si avvia a fare lo stesso.
Conte non fa sconti, il gruppo lavora coeso e non c'è spazio per troppi pensieri sul futuro di uno o dell'altro. Come si era detto in conferenza qui esiste solo il Noi. Il ritiro non sarà piaciuto ai tifosi, che non sono riusciti a prenderne parte come avrebbero voluto ma piacerà sicuramente agli estimatori del "testa bassa e pedalare". Un ritiro che si sta rivelando un vero e proprio inno al sudore, alla fatica e al campo. Per tutto quello che concerne la narrativa fuori dal campo ci sarà spazio più avanti per i sorrisi, le foto e l'abbraccio con il popolo nerazzuro. L'importante è arrivarci preparati. E Conte, chiamato a gran voce dai tifosi appostati davanti all'hotel nerazzurro con frasi di incoraggiamento, non ha nessuna intenzione di mancare l'appuntamento. Il futuro è qui. Il futuro è adesso.
(Fcinter1908.it)
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