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FCIN1908 Scouting – Busio, ‘Wonder boy’ dal cuore nerazzurro: i record in MLS e l’Inter grazie a…

Alessandro De Felice

La rubrica sui migliori giovani del panorama internazionale curata da Fcinter1908: oggi presentiamo Gianluca Busio

In un calcio dove sempre più giovani riescono a imporsi e a far innamorare i propri tifosi, con le più grandi società pronte a sfidarsi a suon di milioni per accapararsi i migliori, Fcinter1908 vi propone ogni settimana un talento diverso, con un occhio di riguardo per i giovani di casa nerazzurra.

Un Wonder Boy'made in USA' dal sangue italiano. I riflettori della Major League Soccer continuano ad essere puntati su Gianluca Busio, centrocampista classe 2002 nato a Greensboro, in North Carolina, ma dal nome e dalle chiare origini italiane. Dopo essere entrato nella lista dei più giovani del calcio statunitense, nonostante gli appena 18 anni è entrato stabilmente nella formazione titolare dello Sporting Kansas City, attirando su di sé le attenzioni di top club europei del calibro di Barcellona e Manchester United, oltre alle italiane Fiorentina e Milan. Ma al di là dei vari corteggiamenti, il sogno di Busio è quello di vestire la maglia dell'Inter, la squadra del cuore di suo padre.

Busio tra origini italiane e i record

Papà Alessandro, bresciano e grande tifoso dell'Inter, aveva lasciato la Lombardia negli anni '80 per trasferirsi a Greensboro, dove ha incontrato quella che sarebbe diventato sua moglie, Dionne. Gianluca nasce proprio in North Carolina il 28 maggio 2002 e all'età di 13 anni lascia casa e la sua città per inseguire il sogno di diventare calciatore, entrando a far parte dell'Academy dello Sporting Kansas City. Qui fa la trafila del settore giovanile fino a scrivere pagine di storia del club e del calcio statunitense: il 25 agosti 2017 firma il primo contatto da professionista a 15 anni e 89 giorni, diventando il secondo più giovane di sempre dopo Freddy Adu. Sulle orme di quello che oggi è considerato l'eterna promessa del calcio statunitense, Busio fa il suo esordio in MLS il 27 luglio 2018 nella partita contro Dallas. Una settimana più tardi è già titolare, mentre il 18 ottobre arriva la prima rete contro i canadesi dei Vancouver Whitecaps. Anche in questo caso, l'italo-americano si è piazzato al secondo posto nella classifica all-time alle spalle dei Adu. A scoprirlo fu Jon Parry - Perrigno cambiato in Parry dai nonni quando immigrarono negli Stati Uniti dall’Italia - il direttore del settore giovanile dello Sporting Kansas City.

Qualità da leader della nazionale

Nella passata stagione ha saputo scalare le gerarchie conquistando con continuità un posto da titolare, con i numeri che raccontano di 2 reti e 4 assist in 24 presenze tra tutte le competizioni con la maglia dello Sporting KC, ma Busio si era già messo in luce nel 2019 con la maglia degli Stati Uniti U19 nella Coppa del Mondo di categoria. Il gol col Senegal e la fascia di capitano nella sfida contro il Giappone restano due ricordi indelebili. Il classe 2002 sa ricoprire il ruolo di leader carismatico, oltre che tecnico. Qualità, visione di gioco e inserimenti, oltre a una grande velocità abbinata alla tecnica individuale e alla personalità: queste caratteristiche fanno di lui un giocatore già pronto nonostante i 19 anni da compiere tra poco più di tre mesi. Busio può ricoprire vari ruoli del centrocampo e fa della duttilità un'arma importante, da mettere a disposizione dei suoi allenatori.

L'Inter, Reyna e il futuro

Il calcio e il basket. Sono queste le passione di Busio. "Mio padre è interista, seguo l'Inter per lui. E amo gli Houston Rockets, Harden è il mio giocatore preferito" ha raccontato in un'intervista. Il presente di Busio si chiama MLS, ma i presupposti per vederlo in Europa ci sono tutti. Il 18enne è già finito da tempo nel mirino di top club, che continuano a monitorarlo. Molto amico di Giovanni Reyna del Borussia Dortmund e Tyler Adams del Lipsia, Busio potrebbe presto sbarcare nel 'Vecchio Continente'. E chissà che nel suo futuro non ci sia proprio l'Inter, per la gioia di papà Alessandro...