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Nella prestigiosa location di piazza Duomo a Milano è di scena la prima tappa dello Uefa Champions League Trophy Tour. Rivivendo i momenti che hanno portato l'Inter a laurearsi Campione d'Europa nel 2010 sembrano passati più dei 2 anni reali. La situazione oggi in casa nerazzurra è in fieri e tutto dev'essere ricostruito per arrivare a ripetere siffatti successi. «Le generazioni non sono mai uguali, si è finito un ciclo vincente e si sta lavorando per tornare a essere quella squadra forte e vincente che l'Inter è stata negli ultimi anni, ci vuole pazienza» ha osservato Luis Figo, oggi dirigente della società nerazzurra. Il nome del lusitano è stato, nei mesi passati spesso accostato alla panchina nerazzurra, ma Figo ci ride su, smentendo tutto. «No, mai me l'hanno chiesto, giuro, non è mai stata un'opzione ma solo rumors. Al momento non penso ad allenare, comporta troppo stress. Dopo 20 anni da calciatore ho bisogno di tempo per me, per la mia famiglia, per crescere i miei figli. Sono curioso di sapere se ho le qualità per gestire un gruppo, e mi piacerebbe farlo con il Portogallo o con l'Inter. Ma fra la curiosità e la realtà il passo è lungo. All'Inter la Champions manca molto, in termine di prestigio e di finanze, ma stiamo giocando l'Europa League e dobbiamo sfruttarla» ha risposto Figo, che guarda con un certo ottimismo anche al campionato: «'Parlare di pronostici non conta, bisogna dimostrare in campo. L'Inter gioca sempre per vincere quindi bisogna sempre tenere in conto la nostra squadra».
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