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Financial Times – Inter hobby troppo costoso, Suning deve cederla per prima perché…
Il 17% delle azioni di Suning.com in cambio di 1,4 miliardi di dollari. Suning ha perso il controllo della sua controllata legata alla vendita al dettaglio, con un fondo guidato da Alibaba, Xiaomi e Haier che ha rilevato una quota sufficiente a togliere a Zhang Jindong il controllo della società principale della galassia Suning.
Ma questo flusso di denaro potrebbe non essere sufficiente per risolvere i problemi del colosso cinese, le cui fortune sono ancora strettamente legate agli oltre 8.800 negozi fisici sparsi per il mondo. Lo sottolinea il Financial Times.
Per questo, Suning conta sull'aiuto di Alibaba per migliorare il suo servizio di consegna per i suoi negozi fisici. Alibaba è già il secondo azionista di Suning.com, anche se la sua partecipazione al fondo non farà aumentare la sua quota. Suning deve coprire debiti per circa 7 miliardi di dollari entro il 2021.
Il fondatore Zhang Jindong, sottolinea il Financial Times, non sarà più un azionista di controllo dopo che la quota del 17% è stata trasferita a un fondo statale. Questo può ostacolare la rapidità del processo decisionale, in particolare per quanto riguarda le vendite di asset. Un passaggio necessario se il gruppo vuole rimanere a galla.
Degli asset che Suning deve vendere, spiega il Financial Times, "l'Inter dovrebbe essere la prima. Il club è valutato fino a 900 milioni di euro e ha i suoi problemi finanziari. È un hobby costoso: perdere i ricavi da stadio durante la pandemia, oltre ai milioni necessari per acquistare giocatori, ha rappresentato un salasso per Suning. L'Inter, in quanto club sportivo, aggiunge poco valore al core business del gruppo. Finché l'Inter non sarà venduta, le prospettive del gruppo rimangono poco chiare".
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