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Da Frattesi ad Arnautovic, passando per Buchanan: Inter, segnali dalle seconde linee

Fabio Alampi Redattore 
Conferme, prime volte e possibili nuovi punti partenza: la vittoria di Frosinone lascia indicazioni importanti per Inzaghi

Conferme, prime volte e possibili nuovi punti partenza: la vittoria di Frosinone ha lascia indicazioni importanti per l'Inter di Simone Inzaghi. Nel tabellino, infatti, figurano 3 calciatori che, per motivi diversi, erano chiamati a lanciare un segnale. Segnali che sono puntualmente arrivati, a cominciare da Davide Frattesi, come scrive La Gazzetta dello Sport: "Frattesi forse va avvisato che lo scudetto è vinto e che non serve continuare a giocare con il sangue agli occhi. Perché lui anche nel primo tempo sembra l'unico interista incapace di alzare il piede dall'acceleratore malgrado la seconda stella già sul petto. Ma evidentemente il ragazzo romano ha dentro un fuoco particolare che non si spegne mai.

[...] Malgrado una stagione da panchinaro perché Mkhitaryan più invecchia e più diventa prezioso, l'ex Sassuolo ha lasciato un altro segno pesante sulla prima stagione interista. Dopo i graffi iconici contro Milan, Verona e Udinese, ieri Davide ha tenuto in vita una statistica perlomeno curiosa. Perché di centrocampisti che hanno raccolto più gol (6) che presenze da titolare non ce ne sono molti. Ieri l'azzurro ha stappato un match non semplice con una carambola ginocchio-petto che sarà anche stata fortunata ma è soprattutto figlia della ferocia con cui scende in campo".

Arnautovic, sarà ancora Inter?

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"(Arnautovic) dopo una rabona ha trovato il gol che fa curriculum e sarà un'arma in più per strappare la conferma a fine stagione. E non soltanto perché l'austriaco sa fare spogliatoio. La storia è nota. Con Lautaro, Thuram e Taremi, per fare l'upgrade in attacco (con Gudmundsson?) in vista della prossima maxi stagione l'unica sarebbe cedere il 35enne austriaco che ha un altro anno di contratto. Lui per ora risponde sul campo, non fa polemiche per il poco spazio avuto in stagione e la mette quando serve".

La prima volta di Buchanan

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"Ma è una bella storia anche quella di Tajon Buchanan, il canadese frizzante come la Perrier che doveva asfaltare la fascia destra a furia di dribbling e che invece per ora ha giocato poco e sempre a sinistra. Ieri ha badato alla concretezza e trovato il primo gol in nerazzurro con un affondo prima di accentrarsi sul piede preferito per trovare l'angolino lontano. Un altro segnale importante delle cosiddette seconde linee che sicuramente da agosto troveranno più spazio".



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