Frattesi pronto per l’Inter: accordo col Sassuolo e 3 indizi ‘nerazzurri’

Sono i giorni di Davide Frattesi. Il centrocampista del Sassuolo, in gol ieri con la Nazionale nella finalina di Nations League, ha confermato di essere pronto per il grande salto.

“Frattesi è pronto per una grande squadra, è pronto per giocare in Europa - scrive La Gazzetta dello Sport -. È pronto per l’Inter, se il futuro dirà che certi segnali di mercato non erano di fumo. Perché ha dimostrato di essere già un giocatore all’altezza di una dimensione europea”.

Frattesi è stato il migliore dell’Italia contro la Spagna e lo è stato ‘quasi’ ieri, con il solo Dimarco davanti a lui, contro l’Olanda: ispira il tacco di Raspadori nell’1-0, sigla il gol del 2-0 e serve l’assist a Chiesa per il 3-1.

“L’Inter è caldissima, è davanti a Juve, Roma e Milan (gli altri club che hanno messo gli occhi sull’azzurro)” conferma la Rosea.

Il quotidiano parla di un principio d'accordo tra l'Inter e il Sassuolo:

"Tra i due club, poi, l’accordo esiste in linea di massima: 35 milioni, prestito oneroso con obbligo di riscatto, e nel pacchetto Samuele Mulattieri, valutato 5".

Per il club nerazzurro è impossibile, però, anticipare l’acquisto visto il regime di autofinanziamento e dal presidente Zhang non sembrano esserci aperture per muoversi in entrata prima di sistemare le cose in uscita.

Frattesi di Inter non ha mai parlato, ma nei giorni scorsi a Coverciano ha sparpagliato indizi da leggere con attenzione:

“Uno: «So che un giorno andrò in un altro campionato, ma ora devo crescere in Italia». Due: «Nella mia scelta sarà importante anche il gioco del club. Per me è meglio un centrocampo a tre dove serve una mezzala». Tre: «Barella è sempre stato un mio punto di riferimento, il migliore nelle incursioni. Prima lo studiavo a video, ora lo vedo da vicino»”.

Frattesi vicino a Barella: è questo il progetto ideale dell’Inter, e in quel centrocampo a tre di cui parla Davide, Inzaghi avrebbe due formidabili incursori, per un 3-5-2 ancora più verticale.

Intanto i due hanno fatto le prove: 76’ giovedì con la Spagna, 15’ ieri compreso il maxi recupero. “E non si può dire che si siano trovati male” conclude La Gazzetta.