LEGGI ANCHE
Siete amici?
«Amici e vicini di posto in spogliatoio. Anche se sulle passioni non siamo allineati. A lui piace il buon vino, a me la Coca Cola».
Se l’Italia è all’Europeo è anche grazie alla sua doppietta nelle qualificazioni contro l’Ucraina. Che emozioni ha provato?
—«Una gioia da impazzire. Sono legato al mio Paese, ci tenevo. Pochi giorni dopo è arrivato il derby col Milan in cui ho segnato il primo gol in nerazzurro. Ero in estasi. Una settimana da dio, per citare uno dei miei film preferiti. Per il resto mi piacciono quelli di dinosauri, mostri, supereroi».
Chi è il suo compagno di stanza nel ritiro azzurro?
—«Scamacca, da cent’anni. Abbiamo fatto i conti, dalle giovanili abbiamo passato almeno 700 giorni in camera insieme. È un compagno perfetto: si addormenta subito, russa raramente e se lo fa la smette alla prima cuscinata».
Quattordici anni fa eravate insieme alla Lazio, poi alla Roma e al Sassuolo. Ora in Nazionale.
—«È destino. Di solito, lui arriva in una squadra e io lo seguo. Quando ho firmato con l’Inter gli ho detto: Scama, questa volta tocca a te raggiungermi. Invece ha scelto l’Atalanta, ed è felice così».
Di questa stagione si ricordano i suoi scontri con Theo nei derby. Le piacerebbe replicarli all’Europeo?
—«Io vivo per i duelli con giocatori bravi, rappresentativi e amati dal proprio pubblico. Ma la Francia è forte, me la eviterei volentieri».
Con Asllani, Augusto e Arnautovic all’Inter vi eravate promessi che chi avesse segnato avrebbe fatto un regalo agli altri tre. Com’è andata?
—«Che appena fatta la scommessa, ho cominciato a segnare! Sono sotto nel conteggio, mi presenteranno il conto».
Cosa sogna come calciatore?
—«Voglio tutto: Europeo e Mondiale con l’Italia, Champions con l’Inter».
(Repubblica)
© RIPRODUZIONE RISERVATA