LEGGI ANCHE
Chi è il suo compagno di stanza nel ritiro azzurro?
—«Scamacca, da cent’anni. Abbiamo fatto i conti, dalle giovanili abbiamo passato almeno 700 giorni in camera insieme. È un compagno perfetto: si addormenta subito, russa raramente e se lo fa la smette alla prima cuscinata».
Quattordici anni fa eravate insieme alla Lazio, poi alla Roma e al Sassuolo. Ora in Nazionale.
—«È destino. Di solito, lui arriva in una squadra e io lo seguo. Quando ho firmato con l’Inter gli ho detto: Scama, questa volta tocca a te raggiungermi. Invece ha scelto l’Atalanta, ed è felice così».
Di questa stagione si ricordano i suoi scontri con Theo nei derby. Le piacerebbe replicarli all’Europeo?
—«Io vivo per i duelli con giocatori bravi, rappresentativi e amati dal proprio pubblico. Ma la Francia è forte, me la eviterei volentieri».
Con Asllani, Augusto e Arnautovic all’Inter vi eravate promessi che chi avesse segnato avrebbe fatto un regalo agli altri tre. Com’è andata?
—«Che appena fatta la scommessa, ho cominciato a segnare! Sono sotto nel conteggio, mi presenteranno il conto».
Cosa sogna come calciatore?
—«Voglio tutto: Europeo e Mondiale con l’Italia, Champions con l’Inter».
(Repubblica)
© RIPRODUZIONE RISERVATA