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Un microonde che aveva iniziato a farsi amare dai nuovi tifosi segnando il primo gol in nerazzurro in un derby d’andata in cui erano diluviate reti e poi polemiche per quell’esultanza a zittire Leao e i rossoneri. Il secondo centro, senza dimenticare la perla in Champions contro il Benfica, è stato pesante forse anche di più di quello di ieri. Altra gara incarognita, quella del 6 gennaio scorso in casa col Verona, e altro gol del 2-1 in pieno recupero, avventandosi su un pallone vagante. San Siro impazzito per una vittoria il cui peso, dopo l’1-1 di fine anno a Marassi, lo si vedrà nei mesi seguenti. Perché quel successo, complice il rigore sbagliato al minuto 100 da Henry, ha aperto una striscia di vittorie che ha lanciato l’Inter verso la seconda stella.
"Le ciliegine nei poker calati contro Lecce e Atalanta, ovviamente da subentrato, avevano fatto numero. Ieri lo stesso Frattesi ha di fatto chiuso definitivamente i conti. All’Inter infatti ora mancano appena 8 punti (in altrettante partite) per la certezza del titolo. E la zampata del ragazzo dei recuperi (tre gol oltre il 90’) tiene dunque anche viva la possibilità di fare festa in casa Milan, nel derby del 22 aprile. La ventiseiesima vittoria in 31 gare di campionato (segnando sempre almeno un gol, mai successo in Serie A) è stata celebrata in modo speciale, anche per come è venuta in coda a una gara sporca, contro un avversario fisico e in piena lotta retrocessione", aggiunge Gazzetta.
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