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L’affare che ha portato Gabriel Barbosa a vestire la maglia dell’Inter desta ancora molta attenzione fra i giornalisti brasiliani. Questa volta, a far rumore sono i nuovi dissidi nati tra il Santos e il Barcellona: i blaugrana, infatti, lamentano il fatto che non sia stato rispettato, in maniera adeguata, il loro diritto di eguagliare qualsiasi proposta per Gabigol.
Questo è quanto racconta UOL Esporte: lo scorso lunedì, giorno successivo alla partita di addio con cui il ragazzo ha salutato il popolo santista, lo stesso Santos ha avvisato il Barcellona dell’affare con l’Inter, praticamente definito e già suggellato qualche giorno prima con le visite mediche effettuate in Italia. Nel messaggio recapitato ai catalani si citava l’offerta nerazzurra pari a 29,9 milioni di euro, ma senza un piano dettagliato, in allegato, sulle modalità con cui questi soldi sarebbero stati suddivisi. Nello stesso documento, il club di San Paolo chiedeva al Barça una risposta urgentissima, necessaria entro mercoledì (ultimo giorno di mercato per i campionati europei).
A questa mail, effettivamente, i blaugrana hanno risposto subito - già martedì - con una domanda: prima di decidere se esercitare il proprio diritto, hanno chiesto di conoscere i dettagli dell’offerta nerazzurra, per sapere esattamente, ad esempio, quanto sarebbero costati i diritti economici del giocatore. Inoltre, i campioni di Spagna hanno ricordato al Santos come, da contratto, l’accordo prevedesse il privilegio di poter decidere in 3 giorni. Il Barcellona, pertanto, ha suggerito al Santos di non realizzare la cessione di Gabigol all’Inter, per non calpestare un loro diritto.
A questo punto, il presidente santista Modesto Roma si è difeso a parole: l’avviso al Barcellona sarebbe arrivato solamente lunedì poiché l’offerta ufficiale dell’Inter è stata registrata di domenica. Ma come si spiega, allora, il viaggio di Gabigol in Italia già a partire da giovedì? "Le proposte ufficiali arrivano solo dopo le visite mediche", ha spiegato Modesto Roma.
Giustificazioni che, inevitabilmente, hanno irritato il Barcellona: il consiglio generale blaugrana ha deciso di andare in tribunale, per chiedere la restituzione dei 3,2 milioni di euro spesi nell’affare Neymar per avere una prelazione su Gabigol, Victor Andrade e Giva. Al fine di ottenere questo risarcimento, il Barcellona sfrutterà il viaggio di Gabriel a Milano, le foto in posa con la maglia dell’Inter e il suo saluto al Santos: tutti eventi che hanno preceduto il messaggio inviato lunedì.
Insomma, una situazione che testimonia i rapporti ormai pessimi fra le due società: una rottura duratura e insanabile, in cui non c’entra solo Gabigol. Tutto nasce da altri problemi nati nel controverso affare Neymar. In questo caso, ad esempio, è il Santos a chiedere dei soldi al Barcellona: tutto è legato ad un bonus di 2 milioni scattato con l’elezione di Neymar fra i tre ‘Best Players’ scelti dalla FIFA nel 2015. Su questa vicenda, pesa il fatto che il nuovo direttorio del Santos contesti alla FIFA le somme pagate dal Barcellona al momento dell’acquisto del suo numero 11. Per questo motivo, lo scorso dicembre il Barça ha comunicato al Santos l’intenzione di non versare i soldi legati a quel bonus, giudicando incomprensibile la pretesa di tale somma all’interno di un accordo che i brasiliani non considerano legittimo.
"Il Barcellona faccia quello che vuole", ha risposto Modesto Roma in riferimento alle accuse sull’affare Gabigol. "Non dimenticate che ritengono di non dover pagare 2 milioni che erano previsti nel contratto (di Neymar ndr)". Una botta da una parte e una dall’altra, in pratica, con lo spettro del tribunale sempre sullo sfondo. Questa volta c’entra pure Gabigol, il cui futuro con la maglia dell’Inter non è comunque in dubbio.
(UOL Esporte)
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