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Gabigol: “Non ho fallito all’Inter, ho giocato bene ma poco. Sogno il Mondiale. E sul mio futuro…”

Daniele Mari

IL FUTURO - "Non possiamo conoscere il futuro. Non penso in maniera individuale, voglio che il Benfica vinca il titolo, questo è il mio obiettivo. Non voglio che Gabriel stia bene ma che tutto il Benfica abbia successo. I consigli? Ci sono giocatori di grande esperienza che mi aiutano, come Julio Cesar. E non solo con i consigli ma con gli atteggiamenti, con il modo di fare. E' l'atteggiamento che fa la differenza".

I MONDIALI - "Certo che ci punto. Un giocatore che non ha l'ambizione di andare al Mondiale è un giocatore senza obiettivi. Prima voglio aiutare il Benfica, vincere il campionato e, chissà, andare ai Mondiali".

IL FALLIMENTO ALL'INTER COME SEGNALE DI UNA PROMESSA CHE NON MANTIENE LE ATTESE - "Non bado molto a questi giudizi. Se analizziamo le partite fatte all'Inter, credo di aver giocato molto bene.Ma sono state appena 10, è difficile dimostrare qualcosa in 10 partite. Ma ci sono persone che credono in me e questo è importante. Cose da dimostrare? Quello sempre. Per primo a me stesso, poi agli altri. Non ho perso il mio modo di fare calcio, se dovessi avere qualche chance consecutiva il mio calcio tornerà naturalmente, senza doverlo forzare".

PERCHE' IL BENFICA - "L'ho scelto per i tifosi, perché è campione di Portogallo, perché è una maglia importante. Avrei potuto essere titolare in tante squadre ma ho preferito il Benfica, un club vincente. E anche io sono un vincente. Ci sono foto di grandi campioni nello stadio del Benfica, voglio mettercene una mia. Questa è la mia motivazione".

RESTARE O ANDARE VIA - "Non è vero che voglio andare via, sono molto felice al Benfica. Starò qui per un anno e poi parleremo con l'Inter. Sono rimasto molto sorpreso dalle voci sulla mia presunta voglia di andare via. Sono molto felice al Benfica e voglio rimanerci tutto l'anno. Restare anche dopo non dipende da me. Questa è una cosa che riguarda il presidente del Benfica e l'Inter. Quello che posso fare io è impegnarmi per aiutare la squadra".

LA CHAMPIONS - "E' stata una sensazione importante, mi sono emozionato. E' una notte magica, diversa. Resterà segnata in me per sempre. I cattivi risultati? Questo capita a tutti, al Real Madrid, al Barcellona o al Benfica. Giochiamo bene ma ci manca qualcosina. Ma ci alleniamo bene, dobbiamo pensare positivo. Come ho già detto: voglio la mia foto accanto a quella dei trionfi".

IL MODELLO - "Cristiano Ronaldo. E' un giocatore che lavora duro, che si allena duramente, è un vincente. Potrei nominare grandi giocatori come Neymar, Messi ma Cristiano Ronaldo simboleggia il come vincere in momenti difficili. Con testa forte".

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