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Gagliardini: “Sono un ragazzo fortunato. Skriniar? Non pensavo fosse così forte”

Il centrocampista nerazzurro si è raccontato a Drive Inter

Sabine Bertagna

È Roberto Gagliardini, centrocampista nerazzurro, l'ospite di questa puntata di DriveInter.

Duracell? Sono stato sempre un bambino vivace, che giocava molto. Mi hanno dato il soprannome per le energie.

Social - Posto ogni tanto qualche foto, mi piace sbirciare ogni tanto. Non sono uno che posta tutti i giorni massaggi. Una via di mezzo. Secondo me è giusto comunicare con i tifosi visti i tempi che corrono. Il calcio ha fatto passi da gigante anche da questo punto di vista. E' una cosa giusta, che il tifoso apprezza.

Amore a prima vista - Crystal, la mia cagnolina, è uno spettacolo. Mi sono innamorato, in famiglia non ho mai avuto animali. La mia ragazza li ha sempre avuti. Suo zio le ha regalato queso bassotto e lei all'inizio non mi ha detto niente. 10 giorni dopo averglielo regalato me l'ha presentato. Le ho detto: proviamo dieci giorni, in caso glielo ridiamo. Invece mi sono innamorato, quello che ti dà un cane quando torni a casa. Ti aspetta sul divano.

Skriniar - Si sa difendere da solo. Quest'anno è stata una sorpresa anche per me. Non pensavo sinceramente fosse così forte. Ha dimostrato di meritarsi una squadra come l'Inter, di starci alla grande e davvero comodo. E di essersela meritata tutta. Ci sta dando una grande mano, speriamo continui a farlo per molti anni ancora: questa società ha bisogno di giocatori come lui.

Una vita da mediano - Dedicata a Oriali. Non ho le caratteristiche del mediano come la intendeva lui, sto cercando con le mie caratteristiche di dare il mio contributo nelle due fasi (di possesso e non). Più giochi più trovi condizione. Sportellate? Quello di martellare è quello che mi viene richiesto. Ci provo con le mie caratteristiche. Vecino? Mi trovo bene. E' facile giocare con lui, è davvero forte. Vuole sempre la palla. E d è facile anche con gli stessi Borja Valero, Joao Mario. Brozovic.

Numero 5 - All'Atalanta avevo la 4. Non era fattibile, giustamente. Mi piacciono i numeri bassi. 

Famiglia di sportivi - Mio papà guarda tutte le partite di calcio, sono due insegnanti di educazione fisica. Fin da piccolo lo sport è stata una priorità. Ho iniziato a tirare i primi calci al pallone, grazie alla loro mentalità sono andato a 7 anni nel vivaio dell'Atalanta. Da piccolino giocavo attaccante. Io e mio fratello siamo stati presi insieme, lui faceva il centrocampista. Lui poi è passato a fare il difensore, io il centrocampista.

Trapani - Mia mamma è nata in provincia di Caltanissetta. All'inizio l'accento mi faceva ridere, poi l'ho assimilato un po' anche io. Dialetto trapanese? No, non lo parlo.

Messaggio da Alessandro Calori (allenatore del Trapani): "Se passi in vacanza in squadra c'è sempre posto. In bocca al lupo per la tua carriera, ti auguro tanto successo."

Basket - Passione che nasce dalla Playstation. Mi sono appassionato al NBA. Il basket mi piace giocarlo, appena trovo un canestro ci gioco.

Musica - Mi piace ascoltare diversi tipi di canzone, ultimamente il rap. Ascoltare i testi, le metafore che mettono.

Playlist - "Una vita da mediano" di Ligabue? Mi piace la canzone e lui che è un fenomeno. Il significato. Mi piace rivedermi in questo tipo di canzone, una canzone storica. Le canzoni le ascolti in base all'umore.  "Sono un ragazzo fortunato" di Jovanotti.?Bella. Mi piace ascoltarla perché "non c'è niente di cui ho bisogno" perché ho una famiglia che sta bene e che mi ha insegnato dei valori sani. Sono fortunato anche dal punto di vista lavorativo, ho una ragazza che è uno spettacolo. Mi ritengo un ragazzo fortunato. Canto quando sono da solo in macchina.

Passione per la pesca -  E' nata dal fratello della mia ragazza. Forse Samir va a pescare, non ne sono sicuro però.

Pregi & difetti - Sono bello smemorato, dimentico tutto. Pregio? Professionale.

(Inter TV)

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