- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
copertina
Andrea Stramaccioni sarà l'allenatore più giovane in serie A che allenerà la squadra più vecchia ma togliamoci dalla testa che l'ex allenatore della primavera nerazzurra faccia piazza pulita dei senatori. All'Inter tranne Pazzini, Sneijder e Nagatomo, manca la generazione di mezzo e quindi ci sarà da lavorare e non poco. Innanzi tutto bisogna soffermarsi sul fatto che il tecnico romano sarà un'Aziendalista e dovrà cercare di mettere in campo il lavoro della società che è quello di programmare il futuro, che tradotto significa valorizzare i giovani e non far svalutare i vecchi, Sneijder e Maicon su tutti che a giugno avranno mercato.
E' ovvio che in questa fase sarà molto importante l'apporto della società verso il nuovo tecnico, da una parte Branca, dal quale passano tutte le operazioni di mercato e dall'altra Piero Ausilio il quale è stato uno dei principali sponsor dell'ex tecnico degli allievi giallorossi.
Non deve neanche trarre in inganno la recente vittoria dell'Under nerazzurra nella baby Champions, non passerà infatti il discorso dentro i ragazzini, e questo per tanti motivi. Nella rosa della prima squadra ci sono già giocatori giovani su cui puntare e su cui la società deve fare attente valutazioni anche in chiave futura. Spazio quindi ad Andrea Ranocchia, pur sempre un nazionale, e Juan Jesus per capire se il brasiliano è il futuro prossimo o quello venturo. E' facile immaginare che trovino più spazio gente come Faraoni, Obi e Poli, giocatori sui quali Ranieri, pur facendoli giocare, non ha mai avuto il coraggio di puntare in pieno.
Stramaccioni potrebbe portarsi dietro dalla Primavera Crisetig che ha già avuto modo di allenarsi con la prima squadra. Non bisogna poi dimenticare che contro il Genoa sarà finalmente pronto Guarin e potrebbe recuperare anche Alvarez, un'altra scommessa che dev'essere ancora vinta da Branca e soci. Stesso discorso per Luc Castaignos, 20 anni di talento strozzati dal contraddittorio mercato dell’Inter, iniziato puntando sui giovani e sull’abbattimento degli ingaggi, ma chiuso prendendo il 32enne Forlan (3,5milioni a stagione) e l’impalpabile Zarate (2 milioni).
Ora i tifosi nerazzurri devono avere pazienza anche se dopo avere visto mesi di calcio al rallentatore, il tifoso interista adesso è disposto a perdonare errori di gioventù in cambio di una ventata d’aria fresca e di tanta corsa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA