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GdS incorona Dodo: sgretola i luoghi comuni, il migliore dopo R.Carlos e Brehme?

Alessandro De Felice

Arrivato dalla Roma con la fama di giocatore fragile e ancora tutto da scoprire, Dodo sta letteralmente stupendo tutti, sgretolando inoltre i classici luoghi comuni.il primo: “per ogni riccio un capriccio.” E invece Dodo si mostra...

Arrivato dalla Roma con la fama di giocatore fragile e ancora tutto da scoprire, Dodo sta letteralmente stupendo tutti, sgretolando inoltre i classici luoghi comuni.il primo: "per ogni riccio un capriccio." E invece Dodo si mostra come un ragazzo placido, scrive la Gazzetta dello Sport, riservato e collaborativo. Non è ribelle, né indomabile, come invece lascerebbe erroneamente pensare la sua chioma.

il secondo: "dopo Roberto Carlos e Brehme, l’Inter a sinistra ha infilato solo pippe." E invece Dodo sta dimostrando di essere un calciatore di grande qualità, c’è da fare ancora molta strada, soprattutto per quanto riguarda la solidità difensiva, ma la sensazione è che Walter Mazzarri abbia trovato un calciatore di sicura prospettiva.Terzo: "i brasiliani spesso sono ingestibili." E invece Dodo lo trovi quasi sempre a casa intento a leggere o a guardare serie tv americane, non si lascia inghiottire dalla movida milanese, nonostante abiti nel centro di Milano. Viene attratto dagli scorci culturali che la città offre e solo per questo motivo ha scelto di non abitare ad Appiano Gentile, nonostante ami molto anche il verde e la natura. I suoi genitori posseggono una fattoria in Brasile ed è lì che Dodo trascorre la maggior parte del tempo libero, tra il verde e gli animali. 

Le prestazioni e la costanza lo inseriscono di diritto nell’alveo dell’investimento nerazzurro. In ritiro condivide la stanza con Jonathan, ma quando quest’ultimo è alle prese con malanni fisici, allora passa in camera con Juan Jesus ed Hernanes. I suoi idoli calcistici sono Robinho e Roberto Carlos, con il quale ha giocato nel Corinthians. L’ex terzin giallorosso fonda le proprie sicurezze su fede e professionalità, un ragazzo dalla testa ben salda sulle spalle. Anche Mazzarri ha confessato di essere felice di averlo in squadra, ma si augura che il ragazzo nelle prossime partite possa tirare un po’ il fiato visto che per un’esigenza o per l’altra lo ha sempre dovuto schierare titolare. La sensazione è che il ragazzo possa crescere in maniera esponenziale e che con lui l’Inter sia veramente a posto per un po’ di tempo su quella fascia sinistra del campo.